PALERMO- Che la zona rossa non sia più efficace nello stroncare i contagi è un dato assodato per esperienza comune. Lo dicono i numeri: a Palermo i casi, dopo diverse settimane di restrizioni, sono stati appena scalfiti per comportamenti sbagliati e mancanza di controlli.
Ma adesso è certificato anche dalla relazione dell’Asp che lo mette nero su bianco, fotografando la settimana dal 19 al 25 aprile: “Il dato epidemiologico emerso evidenzia che le misure restrittive, della zona rossa, ad oggi adottate non costituiscono misure efficaci e determinanti per il controllo della diffusione del Covid 19 e risultano necessari controlli più rigidi su tutto il territorio, volti a verificare che i cittadini adottino regolarmente i dispositivi di protezione individuale, evitando occasioni di assembramento e promiscuità”. Ed è proprio da questa relazione che si capisce come la zona rossa non sarà prorogata, mentre l’incidenza dei nuovi casi, in città, è del 218,40 per centomila abitanti.
Quella che è sul tavolo della politica è appunto la relazione tecnico-sanitaria dell’Asp, da cui è estratto il passaggio che abbiamo citato, che riassume la situazione del Covid tra Palermo e provincia. Vengono segnalati i casi di Covid comune per comune e con la divisione epidemiologica per ‘distretti’. Il Comune di Palermo registra un decremento leggero di casi, ma si registra negli ultimi due giorni ‘un rialzo del contagio’. Si consiglia l’uso della mascherina Ffp2, nei luoghi chiusi, come elemento di precauzione. E si certifica una minore pressione negli ospedali. In provincia preoccupano alcune realtà che registrano un forte incremento.
Nel dettaglio, secondo la comunicazione, nel distretto di Partinico: Partinico ha un’incidenza di 375,20 casi per centomila abitanti, Giardinello del 616,74 con un aumento del 40 per cento rispetto all’incidenza rilevata nella settimana precedente, Borgetto del 266,63.
Nel distretto di Corleone, Campofiorito ha un’incidenza del 248,55, ma registra un incremento del duecento per cento, nel distretto di Carini, Cinisi ha un’incidenza del 267,72, nel distretto di Misilmeri, Misilmeri ha un’incidenza del 286,13 e Baucina del 421,50, Villafrati del 523,6 con un aumento del 55 per cento, Mezzojuso arriva a 1254,48 con un aumento del 289 per cento.
Nel distretto di Termini Imerese, Termini Imerese ha un’incidenza del 257,88, Caccamo del 275,38. Nel distretto di Cefalù, Cefalù 242,25 casi per centomila abitanti con un incremento del 3300 per cento rispetto alla settimana precedente, con la presenza di focolai nelle scuole. Nel distretto di Palermo, Villabate ha un’incidenza del 379,47 per cento, Monreale del 376,23 per cento, Belmonte del 261,54, Lampedusa e Linosa del 314,66. Per questi Comuni, considerata la situazione epidemiologica – annota l’Asp – si ritiene necessaria l’adozione di misure restrittive (zona rossa), in via prudenziale anche per Cefalù e Campofiorito.