PALERMO – Cugini di famiglie legatissime, vicini di casa e all’improvviso vittima e carnefice. Un ragazzo di 19 anni avrebbe abusato della cuginetta che di anni ne ha 8 ed è stato arrestato dagli agenti della squadra mobile.
Agli atti dell’inchiesta ci sono finora il racconto della bambina e i riscontri dei medici dell’ospedale Di Cristina di Palermo da cui è partita la segnalazione sfociata per ultimo nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari.
Un’indagine lampo quella della Procura, culminata nell’arresto di ieri, domenica 4 agosto, e iniziata pochi giorni fa quando la mamma e la figlia sono giunte in ospedale. La donna ha riferito prima ai sanitari e poi agli investigatori che la piccola era salita a casa dei parenti per cenare. Nulla di strano, accadeva spesso.
Strano invece è che fosse scesa piangendo. Era bagnata come se qualcuno avesse cercato di lavare i vestiti che indossava senza riuscire però a cancellare delle macchie di sangue.
Poi quei riferimenti al fatto che fosse stata toccata e la corsa in ospedale. Nel frattempo ci sono state delle tensioni a casa, tanto che il diciannovenne è stato costretto ad andare via dal quartiere periferico di Palermo e a trasferirsi da un parente che vive in un paese della provincia.
Ieri la svolta investigativa con l’arresto dopo che i medici avrebbero confermato la presenza di lesioni compatibili con la violenza e la piccola ha riferito agli investigatori, e in presenza di uno psicologo, ciò che sarebbe accaduto nell’abitazione al piano di sopra. Il suo racconto viene ritenuto credibile e non viziato da fattori esterni.
Il diciannovenne è stato fermato dalla Procura e poi è arrivata la convalida dell’arresto da parte del giudice per le indagini preliminari.