Palme, parla l'esperto |Suma: "Rivedere i protocolli" - Live Sicilia

Palme, parla l’esperto |Suma: “Rivedere i protocolli”

In tempi brevissimi sarà firmata una convenzione con il Digesa dell’Università. Secondo gli esperti i protocolli finora seguiti per individuare la presenza e gestire l’infestazione del punteruolo rosso non sono più sufficienti e vanno modificati.

punteruolo rosso
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CATANIA – Partirà immediatamente la ricognizione dello stato di salute delle palme presenti sul territorio di Catania. È stato concordato nel corso di un vertice, presieduto dal sindaco Enzo Bianco, tra amministrazione comunale ed esperti dell’area di Difesa delle piante del Digesa – Dipartimento di gestione dei sistemi agroalimentari e ambientali – dell’Università di Catania.

Dopo la tragica morte, ieri, di una donna travolta dall’apice di una palma in piazza Cutelli, il Sindaco aveva chiesto al consulente per il Verde, il Annibale Sicurella, di procedere, con l’aiuto diesperti di provata esperienza, a un’analisi immediata dello stato di salute di tutte le palme. A partire proprio da quelle di piazza Cutelli, eliminate ieri dopo aver accertato che presentavano diversi livelli di infestazione, difficili da curare e comunque ritenute ad alto rischio per la pubblica incolumità.

La convenzione con l’Università e in particolare con gli esperti del Digesa per un’analisi approfondita dello stato delle palme sarà siglata in tempi brevissimi. Ma in attesa che questa venga sottoscritta, si partirà comunque subito, di concerto anche con i Servizi fitosanitari della Regione Siciliana. “Quanto avvenuto ieri – ha spiegato il dott. Pompeo Suma, ricercatore del Digesa – rappresenta una fase per certi versi nuova, nei nostri ambienti, del comportamento del punteruolo rosso che ha attaccato un tipo di palma, quella da dattero, con modalità tali da rappresentare un pericolo per l’incolumità pubblica. Tre anni fa nelle piante era stata da noi riscontrata la presenza dei primi sintomi di attacco e il Comune aveva attuato gli interventi fitosanitari previsti dalla legge, che però si sono rivelati inefficaci. Dopo quanto avvenuto ieri, insomma, risulta evidente che i protocolli finora seguiti per individuare la presenza e gestire l’infestazione di questo parassita non sono più sufficienti e vanno modificati”.

Oltre che di una ispezione rapida su tutte le palme seguendo una priorità di potenziale pericolosità e di sistemazione in punti particolarmente critici della città, nella convenzione sarà prevista anche la formazione di personale – giardinieri del Comune e della Multiservizi, vigili urbani, operai delle manutenzioni e operatori ecologici – che possa segnalare agli esperti eventuali anomalie sulle piante. “Il nostro gruppo – ha sottolineato Suma – fa parte di un network europeo che da anni studia questi fenomeni. Per via di quest’esperienza è possibile ipotizzare che si sia aperta una nuova frontiera nella gestione delle infestazioni di questo parassita. Si prospettano dunque scenari prima difficilmente immaginabili che acuiscono il potenziale di pericolosità delle piante colpite. Occorre dunque avviare un’attività per certi versi pionieristica e che sta destando parecchio interesse tra gli scienziati, in particolare in Gran Bretagna, dove esiste un gruppo di studio che si occupa di analizzare il fenomeno del punteruolo rosso dal puntodi vista socioecologico”.

“Da qualche mese – ha ricordato l’assessore al Verde Rosario D’Agata – è stata avviata una procedura per trovare i fondi destinati a una ricognizione sulla stabilità di tutti gli alberi di Catania. Cominceremo quindi dalle palme, ma poi proseguiremo anche con tutti gli altri alberi. Intanto attiveremo un numero verde al quale i cittadini potranno segnalarci i casi sospetti”.


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