PANTELLERIA – “È stato lui, è stato lui”, urla la donna nella sua casa di Pantelleria. Ha la pelle bruciata, i vestiti ridotti a brandelli inceneriti. Il compagno le ha cosparso il corpo di benzina e ha dato fuoco. Anna Elisa Fontana, 48 anni, lotta per la vita nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Civico di Palermo. Ha ustioni sull’80 per del corpo. Anche il compagno, Onofrio Bronzolino, di 52 anni, è ricoverato in Chirurgia plastica. Potrebbe riportare danni importanti agli occhi. È stato fermato su ordine della procura di Marsala per tentato omicidio pluriaggravato. Il movente sarebbe la gelosia. Il provvedimento di fermo passa al vaglio giudice per le indagini preliminari che dovrà convalidare o meno l’arresto.
Da quasi due anni vivono insieme. Di lasciarsi alle spalle le precedenti relazioni. Lei, isolana di nascita, lavora in un hotel e ha cinque figli dal precedente matrimonio. Lui, nato a Palermo, fa l’operaio edile. La relazione non funziona, però. I vicini parlano di liti continui.
Venerdì sera la discussione inizia in un bar per proseguire nella casa di via Maggiuluvedi, non distante dal centro. Arriva una telefonata al 112. È la donna disperata che riesce chiede aiuto. Quando arrivano i vigili del fuoco e i carabinieri la trovano sotto la doccia. Ha spento le fiamme. In suo soccorso è intervenuta la vicina, la cui testimonianza diventa decisiva per le indagini. In casa c’è solo una figlia. Gli altri ormai vivono altrove. Il compagno non c’è. Lo fermano in auto, poco distante dall’abitazione. Non è in condizioni di guidare.
Bronzolino aveva una tanica di benzina in garage. È andato a prenderla per mettere in pratica il suo piano. Tra le aggravanti contestate dalla procura di Marsala guidata da Fernando Asaro ci sono i futili motivi e la premeditazione. Le fiamme sono stata appiccate in cucina, dove sono evidenti i segni del fuoco.
La comunità di Pantelleria è “sconvolta dal gesto”, dice il sindaco Fabrizio D’Ancona. E contro questo tentato femminicidio l’amministrazione comunale ha organizzato un corteo per mercoledì prossimo. Si scenderà in strada con una maglietta rossa. “Hai avuto paura di un uomo che ha provato con la sua forza a oscurare la tua bellezza. Avresti potuto chiedere aiuto un giorno o un mese prima, ma – aggiunge il primo cittadino – nessuno può giudicare queste situazioni se non si vivono, ma soprattutto nessuno le dovrebbe vivere. Nessuno ora può rimediare al male che ti ha travolta, ma educando i nostri figli maschi a essere uomini migliori e a non prevaricare le donne con la violenza, insegnando alla nostre figlie a essere donne forti e coraggiose anche nel saper chiedere aiuto, potremmo oggi in tuo nome evitare che ci sia un’altra storia come la tua”.