L’Assemblea nazionale dell’Anfe, associazione che da più di sessant’anni riveste un ruolo di primo piano nella gestione delle politiche migratorie del nostro Paese, ha conferito, durante lo svolgimento del Congresso nazionale, mandato di presidente a Paolo Genco che subentra a Learco Saporito nel ruolo di leader di un organismo di assoluta centralità nel panorama della gestione dei problemi – e delle relative soluzioni – legati all’universo dei migranti, siano essi il popolo di italiani all’estero, siano invece coloro che individuano nell’Italia la meta dei loro viaggi della disperazione.
La candidatura di Paolo Genco, delegato regionale della Sicilia, è stata una logica conseguenza dell’intensa attività svolta dalla delegazione isolana, da quasi vent’anni impegnata sui fronti del sociale, dello sviluppo locale e delle attività di cooperazione e culturali svolte proprio laddove i nostri connazionali emigrati sono più numerosi: Stati Uniti, Sud America, Australia, Nord Europa.
Il neopresidente Anfe, immediatamente dopo la determinazione dell’Assemblea nazionale, ha espresso la propria volontà di perseguire gli obiettivi statutari, ampliandone profondità ed efficacia: “La nostra mission – ha dichiarato – è quella di garantire assistenza e supporto ai nostri connazionali che vivono all’estero da una o più generazioni. Ma non possiamo trascurare il fatto che i fenomeni migratori sono in continua evoluzione e, per questo, rafforzeremo il nostro impegno, attraverso un rilancio internazionale del ruolo dell’Associazione, affinché quello delle migrazioni rimanga uno dei temi di maggiore importanza, nel contesto socio-politico, non solo a livello nazionale, ma anche europeo e soprattutto globale”.
L’Assemblea Anfe, oltre al nuovo presidente Paolo Genco, ha anche determinato il nuovo direttivo nazionale che, da oggi, presenta la seguente compagine: vicepresidente Matteo Iacovelli, tesoriere Stefano Stanzione, segretario Giuseppe Saffo e consigliere Giorgio Randaccio.