Anche l’ultimo processo, avviato questa volta in sede civile davanti al Tribunale di Catania sulla vicenda di Emanuele Scieri, il giovane parà siracusano, morto il 13 agosto 1999 in circostanze mai chiarite, nella caserma ‘Gamerra’ di Pisa dove doveva svolgere il servizio di leva, si è concluso con un nulla di fatto.
Il giudice ha infatti respinto l’istanza di risarcimento danni avanzata dalla famiglia nei confronti del ministero della Difesa e dei vertici e di alcuni militari della caserma. La notizia dell’ultima “archiviazione” è contenuta nelle anticipazioni diffuse sulla imminente pubblicazione del libro “La porta sbarrata. Misteri, omissioni e reticenti silenzi sulla morte di Lele Scieri” scritto dal giornalista siracusano Aldo Mantineo che il prossimo autunno sarà in distribuzione per i tipi Lombardi Editori. “Non ci sentiamo più di credere in questo Stato – affermano i genitori del parà – anzi, pensiamo che lo Stato abbia quasi rinunciato a rispondere alla nostra domanda di verità e di giustizia per la morte di Lele e ci abbia chiuso la porta in faccia. Undici anni dopo la perdita di nostro figlio e dopo che tutti i processi intentati in sede militare, penale e civile si sono chiusi con un nulla di fatto, quella porta è sbarrata”. Proprio questa mattina Siracusa rende onore alla memoria di Lele Scieri intitolando alla sua memoria uno slargo all’ingresso sud della città.
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