ACIREALE – Nuovo capitolo sulla vicenda della realizzazione del parco acquatico ad Acireale in contrada Aciplatani: dopo il blocco dei lavori disposto a luglio dal Comune per le presunte irregolarità urbanistiche ed autorizzative (LEGGI) ed il sequestro da parte della Procura, il cantiere è di recente tornato libero da vincoli. Ma i lavori non potranno ancora riprendere. Occorrerà prima attendere l’esito della prossima conferenza dei servizi già fissata per gennaio. Nel corso dell’ultima, risoltasi sostanzialmente con un rinvio, il sindaco del comune di Acireale Roberto Barbagallo e la Regione hanno intanto chiesto alla società costruttore di rimuovere gli abusi edilizi (piloni e cemento armato) che sarebbero stati compiuti all’interno dell’area. Solo allora il progetto passerà al vaglio del Consiglio comunale per l’approvazione.
Il terreno sul quale dovrà sorgere il Cable park ricade infatti su un’area agricola che al momento non risulta edificabile. I lavori potranno essere ultimati solo dopo la concessione di una variante urbanistica dell’attuale Prg. Quest’ultimo procedimento è rimasto finora in sospeso perché risultava mancante agli atti la VAS (valutazione ambientale strategica), parere fondamentale – di cui la società ha obbligo di disporre – arrivato solo di recente dall’assessorato regionale Ambiente. Questo potrebbe ora aprire uno spiraglio alla Wake Surf Center, che in questi mesi ha sempre difeso la correttezza del suo operato.
Il “Cable Park” sarebbe l’unico nel suo genere in Sicilia, un parco acquatico che prevede il wake board; sci nautico e attività sportive outdoor con relativi servizi e accessori, quali sport house; e anche spogliatoi, ristorante, pizzeria, villaggi sportivi. Il progetto ha tuttavia suscitato non poca inquietudine in Consiglio ad Acireale: fra i primi a manifestare la ferma opposizione Nino Sorace che, all’epoca del sequestro disposto dalla Polizia municipale, aveva evidenziato come l’azienda dovesse prima dotarsi di tutti i permessi edilizi richiesti e previsti dalla legge per poter proseguire con i lavori. Da un altro lato, comunque, il progetto del Cable park continua ad essere fortemente sostenuto, in ragione soprattutto delle possibilità occupazionali che potrebbe riservare nel territorio.