Parco Cassarà, riapertura al palo | Bonificata l'area del frassineto - Live Sicilia

Parco Cassarà, riapertura al palo | Bonificata l’area del frassineto

La gara per individuare i rifiuti pericolosi non c'è ancora. Il Comune: atti pronti, bando in arrivo

PALERMO – La promessa del Comune di Palermo era sul sito ufficiale lo scorso 27 gennaio a seguito delle numerose richieste arrivate dai residenti e dai consiglieri della circoscrizione. Entro il mese di febbraio, si diceva, sarebbe stata indetta la gara per la caratterizzazione dei rifiuti pericolosi nell’area del Parco Cassarà, chiuso ormai da anni, per rendere possibile la pianificazione degli interventi di rimozione e bonifica nelle tre aree sottoposte a sequestro dalla magistratura per presenza di amianto e, quindi, la progressiva riapertura alla fruizione pubblica. Allo stesso tempo gli uffici dell’amministrazione avrebbero richiesto all’autorità giudiziaria l’autorizzazione all’accesso nella zona rossa sottoposta a sequestro perché si potesse da subito procedere alla rimozione dell’amianto visibile senza attendere la fine delle procedure di caratterizzazione, con fondi dell’amministrazione comunale. Ma ad oggi ancora nessuna notizia, e il Parco Cassarà continua a tenere il cancello chiuso per i visitatori, anche se attraverso le sbarre si intravede una lunga fila di auto parcheggiate all’interno.

I custodi sono intransigenti: “Dentro il parco non si può entrare” – rispondono tassativamente -. Il Parco Cassarà, inaugurato nel 2011, era destinato a diventare il fiore all’occhiello della città, con i suoi 255.000 metri quadrati di estensione, un teatro all’aperto, una pista di pattinaggio, campi da bocce e percorsi pedonali e ciclabili. In effetti, nei due anni consecutivi all’apertura, così è stato. Da ogni zona della città arrivavano le famiglie con bambini, amanti della corsa e sportivi, le scuole e le associazioni, per fruire dei servizi e degli spazi utilizzati per eventi dal grande indice di gradimento, come ad esempio le giornate di festa delle notti bianche organizzate dalla quarta circoscrizione. Poi la doccia fredda: nel 2014 il parco è stato chiuso per la scoperta di amianto nel sottosuolo. Da quel momento poche e confuse le notizie da parte delle istituzioni riguardo la bonifica del territorio, mentre gli ex frequentatori del parco, come gli alunni della scuola elementare Ettore Arculeo, del Liceo Artistico Statale Ragusa e Kiyohara, insieme agli insegnanti e ai genitori, da tempo chiedono che venga chiarita la situazione e venga loro riconsegnata almeno una porzione di parco. “Siamo in attesa di capire quando sarà affidata la gara – commenta il presidente della quarta circoscrizione Silvio Moncada – e speriamo che le procedure possano essere accelerate in modo da restituire alla cittadinanza entro l’estate almeno una porzione del parco, ovvero il polmone verde lato corso Pisani”. 

“La scorsa settimana è stata bonificata l’area relativa al cosiddetto “frassineto”, con la rimozione dei frammenti di amianto rilevati nelle indagini disposte dalla Procura della Repubblica – spiega l’avvocato Francesco Fiorino, dirigente dell’ufficio ambiente -. Siamo nella fase della imminente pubblicazione del bando di gara per l’esecuzione dei sondaggi nell’area “verde”, poiché la documentazione e gli atti della gara sono pronti. Tutto questo sempre in sintonia con l’obiettivo dell’amministrazione comunale di riaprire al più presto il Parco Cassarà, perlomeno nella cosiddetta area “verde”.

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