PALERMO – “Anche il 25 aprile, come per il giorno della Pasquetta e come sarà per il prossimo primo maggio, il Parco Uditore è rimasto chiuso alle centinaia di cittadini della Circoscrizione che avevano pensato di trascorrere qualche ora o addirittura l’intero giorno all’aperto all’interno del Parco”. A denunciarlo è il consigliere della Quinta circoscrizione Maurizio Li Muli (Pd).
“Il Parco Uditore – continua la nota – nato dalla petizione di migliaia di cittadini che hanno raccolta le firme per trasformare il Fondo Uditore e dalla caparbia volontà dei volontari dell’Associazione U Parcu, ha preso ormai vita; ed è un punto di riferimento certo dei cittadini, non solo del quartiere Uditore, ma di tutta la città di Palermo; a testimoniare ciò l’affluenza continua nei giorni feriali e soprattutto la grandi affluenze nei giorni festivi. Ma il Parco non sempre è aperto. E’ necessario che dalla fase progettuale e sperimentale si passi alla fase 2, quella della gestione professionale del Parco”.
“Non è ammissibile infatti – continua Li Muli – che il Parco per la sua gestione, per l’apertura e la chiusura, per la manutenzione e per la sicurezza di chi lo frequenta possa far capo solo ai volontari; oggi il Parco è un immenso campo con zone impraticabili data l’altezza delle erbacce, quest’ultime nei prossimi giorni seccheranno e saranno potenziali serbatoi per incendi che potrebbero avere conseguenze pericolose anche per gli stessi cittadini. I volontari che mantegono oggi aperto il parco con grande spirito di sacrificio cercano di mantenere in vita un idea vincente, ma non hanno possibilità economiche né possono sostituire del tutto le Istituzioni. E’ arrivato il momento che la Regione, nella fattispecie l’Assessorato Agricoltura e Foreste ed il Comune di Palermo si mettano attorno ad un tavolo e decidano di chi e come deve occuparsi del Parco; in questo senso anche la Circoscrizione è pronta a dare il proprio contributo fattivo. Per questi motivi ho presentato una interrogazione per capire le ragioni di questo stallo e conoscere le intenzioni delle due Amministrazioni coinvolte. L’unica cosa non più accettabile è che proprio nei giorni in cui i cittadini pensano di poter godere del Parco, che si trova in piena città, lo debbano trovare chiuso per mancanza di custodi o altro”.