E’ stata fondata ventidue anni fa e adesso è una realtà radicata in tutta la Sicilia che assicura, grazie anche ad una convenzione con l’Ausl 6 di Palermo, oltre 35 mila interventi domiciliari all’anno nel segno del rispetto della dignità della vita. La Samot, Società per l’ assistenza per i malati oncologici terminali, in questi anni ha accumulato un grande bagaglio di esperienze umane e sanitarie. Nello stesso calderone, le storie, le carenze di sviluppo delle reti domiciliari e degli Hospice a livello regionale, le prospettive, le testimonianze dei volontari e degli operatori. E adesso è in arrivo una nuova centrale operativa. Ma non tutto è andato bene sotto il cielo della solidarietà e della comperenza.
“In Sicilia – spiegano dalla Samot – solo 5 Ausl hanno attivato i servizi di cure domiciliari: Palermo, Trapani, Catania, Messina, Ragusa; le altre 4 province sono sprovviste di qualunque tipo di servizio di cure domiciliari. Sempre in Sicilia solo 4 Aziende Sanitarie hanno attivato gli Hospice per un totale di 34 posti letto, i rimanenti 11 Hospice devono ancora essere realizzati o attivati per un totale di 143 posti letto. A tal proposito va evidenziato che il finanziamento ministeriale per la realizzazione degli Hospice è datato 1998 e che la Regione Sicilia ne ha disponibilità finanziaria fin dal 1999. Bisogna chiedersi perché in questi 10 anni si siano realizzati solo 4 Hospice invece dei 15 programmati”. Bella domanda, ma chi darà una risposta?
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