CATANIA. Un sorriso radioso e la voglia di esprimere la gioia incontenibile di aver realizzato il suo sogno di bambino: sono bastate le prime immagini dell’ingresso di Luca Parmitano nella Stazione Spaziale per fare di lui “l’uomo più felice del pianeta”, come lo definiscono i messaggi che dall’alba hanno cominciato a rimbalzare sui social network. “Ciao mamma!” sono state le prime parole dell’astronauta subito dopo essere entrato nella Stazione Spaziale. Subito dopo i saluti alla moglie Kathryn e alle figlie Sara e Maia, di sei e tre anni, che lo seguivano dal centro di controllo russo a Mosca. E le risate divertite quando ha visto il collega americano Chris Cassidy con i capelli rasati a zero, come i suoi, e si è complimentato con lui. E’ cominciata come una festa la missione ‘Volare’ dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Primo della nuova generazione di astronauti selezionati nel 2009 dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e pilota sperimentatore dell’Aeronautica Militare, Luca Parmitano è già pronto a collezionare nuovi record. Nato 37 anni fa a Paternò è probabilmente fra i più giovani astronauti saliti a bordo della Stazione Spaziale e sarà anche il primo a mettersi al lavoro su un esperimento a così breve tempo dal suo arrivo, informa il blog dell’Esa dedicato all’astronauta.
Dopo l’ingresso nella Stazione Spaziale, avvenuto intorno alle 6 del mattino (ora italiana) e la videoconferenza con le famiglie, Parmitano e i suoi compagni di viaggio (il russo Fyodor Yurchichin e l’americana Karen Nyberg) hanno mangiato con i tre colleghi che li hanno ricevuti a bordo: oltre a Cassidy, protagonista della recente e avventurosa passeggiata spaziale, Pavel Vinogradov e Aleksandr Misurkin. Tutti insieme adesso formano il nuovo equipaggio della Stazione Spaziale. Dopo la cena, il loro primo appuntamento di lavoro è stata una breve riunione sulla sicurezza. Poi è arrivato il momento finalmente dedicato al riposo, dopo il viaggio veloce, ma intenso, che in sei ore ha portato il nuovo equipaggio a destinazione. Ma prima Luca Parmitano ha dovuto mettersi al lavoro su un esperimento, compilando il primo questionario su un esperimento dell’Esa teso a studiare l’effetto del mal di testa in condizioni di microgravità.