Partanna in lacrime per Giusy| Addio alla modella morta nel sonno - Live Sicilia

Partanna in lacrime per Giusy| Addio alla modella morta nel sonno

Palloncini bianchi e applausi per Giusy Ranucci, 22 anni, stroncata da un malore durante il sonno. L'intera borgata si è stretta attorno alla famiglia che era tornata a Palermo da quattro anni. Gli amici: "Non riusciamo a credere a quello che le è successo".

PALERMO – Quando il violinista comincia a suonare l’Ave Maria le lacrime sembrano non trovare fine. Sono le stesse note che Giusy avrebbe voluto in sottofondo durante il suo matrimonio, in quell’ottobre del 2016 in cui col fidanzato avrebbe coronato il suo sogno d’amore. Una data che non arriverà più per la modella di 22 anni trovata senza vita sabato mattina.

Tutta la borgata di Partanna Mondello si è stretta oggi attorno alla famiglia della ragazza per darla l’ultimo saluto. Un addio straziante quello nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, dove padre Pasquale Della Corte ha ricordato con semplici parole la bellezza esteriore ed interiore di Giusy Ranucci, definita “solare, generosa ed umile”. Anche dopo aver vinto il titolo di “Miss Fano”, nel 2009, “non si era mai montata la testa – racconta Micaela Bilello, un’amica -. Diceva sempre che aveva ancora da imparare e umilmente aveva cominciato a lavorare per un call center”. Venerdì scorso in molti l’avevano vista sorridente ed allegra come al solito.

Di sera era uscita con il fidanzato, poi i due sono rimasti al telefono fino a tarda notte. Nulla lasciava presagire che dopo poche ore la vita di Giusy sarebbe stata stroncata da un malore, come ha confermato l’autopsia. “Io l’avevo incontrata martedì scorso – dice Rosangela – non riesco ancora a crederci. Siamo tutti sotto choc”. La morte della ragazza ha gettato nello sconforto il quartiere in cui era tornata a vivere con la famiglia dopo gli anni trascorsi a Fano, dove si era diplomata e aveva mosso i primi passi nel mondo dei concorsi di bellezza.

“La conoscevo sin da quando era piccola – ha detto padre Pasquale – e avrei anche celebrato il suo matrimonio tra due anni”. Quella di oggi, invece, è stata l’omelia dell’addio. Giusy e Liborio avevano deciso di sposarsi, stavano sistemando la nuova casa. “Una coppia stupenda – hanno detto gli organizzatori del concorso che ogni anno si svolge nelle Marche – avevano anche sfilato insieme”. E invece il ragazzo oggi non si è allontanato un attimo dall’altare in cui c’era il feretro della sua Giusy, anche i suoi sogni sono stati spezzati da un dolore inconsolabile.

Ad attendere Giusy Ranucci fuori dalla chiesa, per il suo ultimo viaggio, centinaia di palloncini bianchi, lasciati volare all’uscita del feretro tra gli applausi. Nessuno sa cosa sia successo davvero alla ragazza, da cosa sia stato provocato quel malore che l’ha strappata ai genitori, alla sorella e a tutti coloro che la amavano. A fare chiarezza entro i prossimi novanta giorni saranno i risultati dell’esame autoptico. “Mia nipote era sanissima – spiega la zia Giusy Petroncelli – e dopo gli esami che aveva effettuato nell’ultimo periodo possiamo soltanto sospettare che i medici che l’hanno visitata abbiano sottovalutato eventuali malesseri. Tra qualche mese ne sapremo di più. Intanto dobbiamo cercare la forza per andare avanti, per dare coraggio ai genitori. Giusy non c’è più e nulla e nessuno, purtroppo, ce la restituirà”.


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