Partinico, morte in strada: “Proviamo rimorso, ma ci siamo difesi"

I fratelli Failla ai domiciliari: proviamo rimorso, ma ci siamo difesi

Convalidati gli arresti per i due fratelli coinvolti nella lite con Gioacchino Vaccaro

PALERMO – “Ci porteremo dietro il rimorso per tutta la vita, non volevamo che accadesse ma ci siamo difesi”, ribadiscono i fratelli Antonino e Leonardo Failla davanti al giudice per le indagini Marco Petrigni.

Sono indagati per l’omicidio preterintenzionale di Gioacchino Vaccaro, fruttivendolo di 45 anni, deceduto a Partinico, domenica 30 marzo. Il Gip ha convalidato gli arresti e disposto i domiciliari per entrambi.

I due fratelli avrebbero confermato che si è trattato di una rissa, nata per una banale discussione dopo un sorpasso. Sarebbero stati i Vaccaro – marito, moglie e figlio -, così hanno detto i Failla, a raggiungerli e scendere per primi dalla loro macchina. Ne è nata una violenta colluttazione.

Tornato a casa il quarantacinquenne si è sentito male, è andato in ospedale ed è morto. Al triage ha dichiarato che era rimasto coinvolto in un “incidente domestico”, si era fatto male con una “caduta accidentale”.

Sulla base delle prime indagini, si ipotizza che la morte sia stata causata da possibili lesioni interne dovute alla violenza dei calci e dei pugni subiti dal fruttivendolo che non ha avuto il tempo di iniziare il nuovo lavoro trovato in un supermercato. Oggi sarà conferito l’incarico ai periti per l’autopsia, disposta dal pubblico ministero Piero Padova.

“Le dichiarazioni sono identiche a quelle rese dai miei assistiti ai carabinieri domenica sera, quando si presentarono in caserma, – spiega l’avvocato dei Failla, Antonio Maltese – . Un racconto che ricalca il contenuto delle immagini delle telecamere di videosorveglianza. Le immagini forniscono una visione dei fatti diversa, quantomeno sull’origine della lite”.

L’arrivo in caserma sarebbe stato antecedente al decesso di Vaccaro. Anche questo è un dettaglio che i Failla hanno sottolineato a loro difesa.

A prescindere dall’esito delle indagini, che il legale in questa fase non commenta, l’avvocato esprime “profondo dispiacere per quel che è successo. Porgo le mie condoglianze alla famiglia Vaccaro”.


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