Passa la mozione di Patanè|Atti gestione 2012 alla Procura - Live Sicilia

Passa la mozione di Patanè|Atti gestione 2012 alla Procura

Il consiglio comunale di Giarre approva l’invio di due atti amministrativi alla Procura e alla Corte dei Conti. Per il consigliere Patané: “Evidenti illegittimità”

AMMINISTRAZIONE DI GIARRE
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GIARRE. Saranno inviate alla Procura della Repubblica di Catania e alla Corte dei Conti la determina sindacale e la successiva delibera di giunta con cui sono stati definiti gli obiettivi di gestione dell’anno 2012 del comune di Giarre. Così ha deciso il consiglio comunale approvando all’unanimità la mozione presentata dal consigliere Leo Patanè. Era stato quest’ultimo a sollevare il caso alcune settimane fa quando con un’interrogazione aveva posto l’accento sull’illegittimità e l’inefficacia dei due atti amministrativi entrambi viziati sotto il profilo procedimentale e temporale.

“E’ palese l’illegittimità dell’iter procedurale seguito – spiega Leo Patanè – perché il Piano degli obiettivi deve essere redatto all’inizio dell’anno di riferimento e quindi in questo caso andava compilato all’inizio del 2012. Invece è stato elaborato a fine anno, con determina sindacale del 31 dicembre 2012, ed è palese che non ha senso fare in quella data un Piano degli obiettivi da raggiungere . Una determina, peraltro, pubblicata nell’albo pretorio solo a seguito della mia interrogazione consiliare, cioè lo scorso aprile”.

Ma non si tratta dell’unica anomalia riscontrata. “La competenza esclusiva del Piano degli obiettivi – prosegue il consigliere comunale – è della giunta e non del sindaco. La delibera di giunta è stata adottata solo successivamente alla mia interrogazione nel vano tentativo di sanare quell’atto. Tra l’altro – prosegue Patanè – doveva esservi traccia di un verbale della delegazione trattante perché andavano coinvolte anche le organizzazioni sindacali. Verbale di cui non vi è traccia. Alla luce di tutto ciò mi è sembrato doveroso chiedere la revoca in autotutela e segnalare queste illegittimità alla Procura ma anche alla Corte dei Conti perché potrebbe anche configurarsi un danno erariale visto che il piano degli obiettivi si traduce anche nella distribuzione ai dipendenti di premi in base proprio agli obiettivi raggiunti”.

 


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