Patenti facili, ecco il nuovo dossier di S - Live Sicilia

Patenti facili, ecco il nuovo dossier di S

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L’inchiesta si allarga. E non si ferma qui. Ci sono altri due nomi nello scandalo patentopoli: sono quelli di Paolo Coniglio e Francesco Mutolo, finiti agli arresti domiciliari all’inizio della settimana nella seconda tranche dell’inchiesta sulle mazzette alla Motorizzazione civile. Agli ultimi sviluppi dell’indagine, ma anche agli aggiornamenti sulla retata che a febbraio ha coinvolto 51 persone, “S” ha dedicato un dossier di 42 pagine che è possibile acquistare in formato digitale al prezzo di 99 centesimi tramite questa pagina: nel giornale, tutte le accuse rivolte ai due nuovi indagati e gli scenari aperti dall’inchiesta, ma anche i nomi di tutti i neo-patentati coinvolti nello scandalo e i documenti che hanno permesso agli investigatori di stringere il cerchio su funzionari e titolari di autoscuole.

E l’inchiesta sembra non accennare a fermarsi. Grazie alla collaborazione di Antonino Nobile, il funzionario della Motorizzazione accusato di essere al centro del presunto sistema di mazzette, infatti, gli investigatori stanno mettendo a fuoco il ruolo di tutti i comprimari del sistema, dai colleghi di Nobile ai titolari delle autoscuole compiacenti. E nell’inchiesta sono finiti anche semplici cittadini che avrebbero chiesto ai funzionari di chiudere un occhio sulle revisioni di auto e camion o sul rilascio delle patenti.

Proprio come Coniglio e Mutolo. Il primo, titolare di un’agenzia di disbrigo pratiche a Corleone, stando alla ricostruzione degli inquirenti, avrebbe infatti pagato “un contributo di 40 o 70 euro”, come ha riferito lo stesso Nobile, per fare accelerare “la pratica di immatricolazione di un piccolo mezzo, nella specie un’autovettura. Se non mi davano i soldi – ha aggiunto il funzionario della Motorizzazione civile di Palermo – le pratiche abbisognavano di più tempo, circa 2-3 giorni”. Mutolo, invece, è dipendente di un’azienda di autotrasporti di proprietà del padre: secondo l’indagine, infatti, avrebbe pagato Nobile per fare accelerare una pratica, ma anche per attestare il collaudo – mai avvenuto – di un camion.


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