PATERNÒ (CATANIA) – Il Gup di Catania ha riconosciuto Vincenzo Morabito e Natale Benvenga, due dei presunti vertici del clan Laudani in paese. La notizia, passata quasi in sordina, si legge tra le righe del dispositivo di sentenza del processo Athena. A emetterla, il gup Anna Maria Cristaldi. Il caso riguarda il gruppo mafioso dei Morabito-Rapisarda, che avrebbe ‘comandato’ la mafia di Paternò sotto l’ala del clan Laudani.
Il gup in primo grado, in pratica, ha ritenuto i due colpevoli di un’accusa che è ancora tutta da dimostrare, invece, per altri imputati. Il voto di scambio è infatti ipotizzato per loro in concorso con il sindaco Nino Naso e l’ex assessore Salvatore Comis. Questi ultimi andranno a giudizio l’anno prossimo.
La condanna di Morabito e Benvenga
A Morabito nel processo Athena è stata inflitta una condanna, per varie accuse – tra cui associazione mafiosa aggravata – a 15 anni 4 mesi. Benvenga è stato condannato a 17 anni 8 mesi. Tra i reati vi è per l’appunto il capo 17 d’imputazione.
Morabito e Benvenga, è l’ipotesi di voto di scambio, avrebbero agito “quali esponenti dell’associazione mafiosa clan Laudani intesi “Mussi i ficurinia”, gruppo di Paternò”.
Le accuse ancora da dimostrare
Da dimostrare, come detto, è l’ipotesi che Naso e Comis abbiamo accettato i voti. Per il sindaco in carica si andrà in aula, in Tribunale, il prossimo 31 marzo. Per l’accusa, Naso avrebbe promesso l’assunzione di soggetti vicini all’associazione mafiosa nella società che si occupava dei rifiuti e fatto assumere il figlio di un appartenente all’organizzazione mafiosa.
Gli altri condannati
Otre a Morabito e Benvenga, al processo Athena, sono stati condannati, con varie ipotesi di reato, anche altri imputati. Sono Adriano Apolito, 14 anni, Filippo Cunsolo, 10 anni, Vincenzo Cunsolo, 7 anni e 4 mesi, Francesco Di Perna, 6 anni e 8 mesi. E ancora, Carmelo Oliveri, 10 anni, Emanuele Salvatore Pennisi, 14 anni e 8 mesi, Andrea Rapisarda, 10 anni e 8 mesi, Antonino Rapisarda, 20 anni. Vincenzo Rapisarda, 10 anni e 8 mesi, Andrea Sinatra, 20 anni, Angelo Spatola, 8 anni, Carmelo Verzì, 7 anni e 4 mesi.
A Morabito è contestata l’accusa di associazione mafiosa dal 2015 al 2022. Con l’aggravante di aver diretto il clan. L’inchiesta è stata coordinata dai pm Tiziana Laudani e Alessandra Tasciotti, coordinati dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo.
Gli affari al centro dell’inchiesta
L’inchiesta, si ricorda, ha stretto il cerchio sugli affari del cosiddetto gruppo dei Morabito-Rapisarda. Ha portato all’individuazione dei presunti vertici e i rapporti con il clan storicamente contrapposto degli “Assinnata”. Le indagini riguardarono il periodo da dicembre 2019 a luglio 2022.

