CATANIA. Testimonianze, racconti ed eredità culturali lasciate ai figli della città. A Paternò ha preso il via un progetto ambizioso ma necessario: complesso nella ricerca ma naturale nell’attitudine a mettere in luce gli esempi che la storia recente della comunità paternese ha seminato nel corso degli anni.
La Banca della Memoria
Si intitola “La Banca della memoria – Sul filo dei ricordi”, l’iniziativa ideata dall’associazione Cittàviva con in testa la sua presidente Grazia Scavo. La prima serata in programma è stata dedicata al professor Salvatore Distefano: raffinato intellettuale che visse di cultura per poterla offrire agli altri come riscatto sociale e morale.
“Fu un esemplare cittadino, nei doveri verso la Patria, verso la società e la famiglia”, è stato raccontato, nel corso dell’incontro, alla presenza del figlio Giovanni e dalla nipote Grazia.
“La Banca della memoria intende recuperare e documentare non solo i personaggi dell’epoca contemporanea ma anche antiche tradizioni: arti e mestieri, sagre e festività religiose. Il tutto da poter consegnare a chi verrà dopo di noi. E’ fortemente questo il mio augurio”, spiega Grazia Scavo.
Il supporto delle istituzioni
Un progetto patrocinato dall’Ars (apprezzamento è stato manifestato dal presidente Gaetano Galvagno) e dal Comune di Paternò (era presente anche il sindaco Nino Naso).
Tra il pubblico anche le istituzioni nazionali (con il parlamentare Francesco Ciancitto) ed il promotore del progetto Banca della Memoria siciliana, Giuseppe Cento.