Pd, salta l'intesa unitaria? |Trattative nella notte - Live Sicilia

Pd, salta l’intesa unitaria? |Trattative nella notte

In mattinata i cuperliani schierano Fausto Raciti. In serata, però, si ragiona su un accordo fra le due correnti maggiori: possibile la convergenza sul leader dei Giovani Democratici o su Peppe Provenzano. L'alternativa è una corsa a 4: Raciti, l'uscente Lupo, un renziano (ballottaggio Ferrandelli-Spicola) e Antonella Monastra, che correrà in ogni caso per l'area Civati.

Per la segreteria
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PALERMO – A rompere gli indugi, come da copione, ci hanno pensato i cuperliani. Che il nome da mettere in campo – almeno stando ai boatos – ce l’hanno già: il segretario nazionale dei Giovani Democratici Fausto Raciti, 30 anni fra qualche settimana e già un posto in Parlamento, è l’uomo scelto per le Primarie del 16 febbraio. Raciti, dicono i cuperliani, deve ancora sciogliere la riserva, ma il suo “sì” è dato per altamente probabile. Non ci sarà quindi una candidatura unitaria per guidare il Partito democratico in Sicilia: sarà una corsa a tre, o forse a quattro, visto che i civatiani saranno certamente della partita con un proprio candidato e che la macro-area che ha appoggiato Matteo Renzi l’8 dicembre, divisa fra lettiani e renziani “puri”, non riesce ancora a trovare una quadra.

Il segretario uscente Giuseppe Lupo, al momento, attende. “Stiamo facendo uno sforzo per trovare un nome unitario”, spiega a chi gli chiede se si candiderà. Per trovarlo, gli uomini di Matteo Renzi si sono dati appuntamento per stasera alla ricerca di un nome forte che possa compattare le anime che hanno sostenuto il sindaco di Firenze. Altrimenti liberi tutti: Lupo – o un altro candidato della sua area – per l’area Dem, con i renziani della prima ora in campo per conto proprio. Il nome potrebbe essere quello di Fabrizio Ferrandelli o, in subordine, quello di Giuseppe Bruno, anche se la candidatura del deputato regionale – sul tavolo da settimane – per qualcuno è già un po’ logora. Ma Ferrandelli, che le Primarie – almeno per la candidatura a sindaco di Palermo – le ha già vinte due anni fa, non si dà pena: “Al momento – taglia corto – mi preoccupo più dell’impugnativa. Molti sindaci sono in ansia, il mio telefono squilla senza pause”.

Già, perché la trattativa per il congresso si intreccia con quella – febbrile – sulla manovra e sul rimpasto. “Con l’impugnativa – ragiona un cuperliano a taccuini chiusi – il governo ha preso una sberla, e quindi la partita per il rimpasto è aperta. Ma la sberla l’ha presa anche il Pd, che costituisce l’asse portante della maggioranza, e quindi la soluzione deve venire da lì”. Il pontiere, fra Crocetta e Lupo, è sempre il responsabile nazionale Welfare Davide Faraone, ma più va avanti la trattativa più crescono i malumori degli altri renziani nei suoi confronti. Certo è che il termine è stasera, al massimo stanotte: “Poi – osserva un renziano – bisognerà raccogliere le firme da presentare domani alle 20”.

Faranno probabilmente prima i civatiani. Che oggi pomeriggio, a Catania, potrebbero uscire con un nome da mettere in campo. Le opzioni sono varie, ma il candidato forte è Corradino Mineo: se l’ex direttore di Rai News 24 non accettasse una candidatura tutta in salita, però, le alternative potrebbero essere la palermitana Antonella Monastra, la ragusana Valentina Spata o il giovane palermitano Masino Lombardo. “Di certo – dice uno dei rappresentanti di Civati in Sicilia – c’è che l’area non si chiamerà fuori”. Per una partita che – a tre, ma ancora di più a quattro – sarà tutta da giocare.

AGGIORNAMENTO DELLE 21,40: La mozione Civati ha scelto: candiderà Antonella Monastra, attualmente consigliere comunale a Palermo. Monastra, medico 58enne, è stata uno dei quattro candidati alle Primarie del centrosinistra per le amministrative palermitane del 2012.

AGGIORNAMENTO DELLE 21,56: Fra i renziani lunga riunione alla ricerca della quadra. Scetticismo sulla possibilità di compattare le due anime del correntone che sostiene il sindaco di Firenze. L’ipotesi di una doppia candidatura è sempre più probabile.

AGGIORNAMENTO DELLE 22,08: I renziani stanno ragionando sulla possibilità di far rientrare in extremis la fuga in avanti dell’area Cuperlo, facendo ritirare la candidatura di Fausto Raciti per una soluzione unitaria. L’alternativa, considerata molto probabile negli ultimi minuti, è la ricandidatura di Lupo, contro il quale correrebbe un esponente scelto dai renziani della prima ora. Per questo ruolo spunta a sorpresa il nome di Mila Spicola, insegnante e scrittrice palermitana. Spicola, componente della direzione nazionale del Pd, è da sempre una delle personalità più vicine a Davide Faraone.

AGGIORNAMENTO DELLE 22,37: Mossa a sorpresa di Davide Faraone: l’offerta sul tavolo è una convergenza di tutto il partito (tranne l’area Civati) sul candidato dell’area Cuperlo. In pole position, naturalmente, Raciti, ma da ambienti renziani non viene escluso un nome già circolato in questi giorni, quello di Peppe Provenzano, trentunenne molto vicino all’assessore all’Economia Luca Bianchi, e del docente universitario messinese Antonio Saitta.

AGGIORNAMENTO DELLE 23,57: Prosegue il dibattito fra i renziani. La discussione si chiuderà nella notte. L’area Civati, intanto, divulga i dettagli sulla scelta di Antonella Monastra: la candidata è stata votata all’unanimità.

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