Fabio Mancuso ha aperto la porta. E in tanti lo stanno seguendo. La fuga dal Pdl è iniziata. E si sta estendo soprattutto nella Sicilia orientale, dove una cinquantina di amministratori hanno scelto: addio al partito di Berlusconi, e creazione di un nuovo movimento, dal nome “Impegno e Territorio” che scenderà in campo, nelle prossime elezioni regionali, a sostegno di Gianfranco Micciché. Un movimento voluto fortemente anche da Filippo Drago, sindaco di Aci Castello ex deputato nazionale con una passato nell’Udc. Passato nel 2008 al Pdl, Drago ha deciso di rompere con gli azzurri e lanciare la nuova forza politica. Con lui e Mancuso, poi, ecco altre personalità politiche del Catanese, come il consigliere provinciale Carmelo Pellegriti, e l’ex assessore della provincia etnea Giovanni Bulla. E con loro, anche una cinquantina di consiglieri comunali della provincia di Catania. Un piccolo “scisma azzurro”, insomma.
“Insieme ad un gruppo di amici e di cittadini – spiega Filippo Drago – abbiamo dato vita ad una formazione civica autonoma e territoriale, svincolata da ogni logica di partito nazionale, vicino alla gente, ben salda a valori quali il rispetto delle regole e la coerenza delle idee. Sta per profilarsi – continua – una nuova ed intensa stagione politica, che nel giro di pochi mesi vedrà il rinnovo delle istituzioni regionali e nazionali per questo crediamo sia necessario operare quelle riflessioni e quelle scelte utili per determinare il futuro delle nostre comunità. Viviamo una fase di profonda e dura crisi economica, sociale e di valori, ma anche di innegabile difficoltà della politica, in particolare dei partiti nazionali che sono ormai lontani anni luce dalle istanze dei cittadini e distanti dall’idea di partecipazione attiva, avendo perso il potere di rappresentanza ed il senso di impegno diretto per la crescita delle comunità, ed hanno deciso di abbandonare i territori per interrompere il dialogo con la base, lasciando sfiorire quei sentimenti di militanza e passione civica che nel passato hanno contraddistinto storiche battaglie a difesa di valori fondamentali”.
Insomma, la questione è sempre più o meno quella: il Pdl negli ultimi anni ha dato di sé l’immagine di un partito distante dai militanti, da chi vive la “trincea” della politica di provincia. Non a caso, Drago punta l’indice contro “una classe politica che ha isolato i sindaci, e gli amministratori comunali, lasciandoli soli a difesa della cittadinanza, senza alcuno strumento utile per garantire sviluppo, crescita e difesa delle comunità. Solo in alcuni rari – precisa – casi la “buona politica” si è materializzata, grazie a tutte quelle lotte intraprese dalla popolazione e prontamente accolte da attenti amministratori, che hanno generato un positivo riscontro sul territorio. È necessario – prosegue il sindaco di Aci Castello – invertire definitivamente la rotta, affinché i cittadini possano riappropriarsi della “buona politica”, per non cadere nella trappola dell’antipolitica, diventando i protagonisti del loro futuro. Vogliamo, dunque, unire tutte quelle forze che rappresentano i territori e le istanze della cittadinanza, tutti i sindaci e tutti gli amministratori, tutti quei cittadini che hanno a cuore il proprio territorio, e tutti coloro che vogliono insieme a noi condividere – conclude Drago – una nuova stagione di pura militanza, passione ed impegno, che dovrà vederci rappresentati in tutte quelle sedi politiche ed istituzionali dove dover andare a difendere le nostre comunità.”