Pediatria, a rischio chiusura| i presidi di Paternò e Bronte - Live Sicilia

Pediatria, a rischio chiusura| i presidi di Paternò e Bronte

Indignato Carlo Caputo, sindaco di Belpasso e segretario provinciale di Sicilia democratica.

i punti di primo intervento
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BELPASSO – E’ rischio chiusura per molti Punti di Primo Intervento Pediatrico in Sicilia. Cosa sono? In tutto il territorio regionale ci sono 52 postazioni che svolgono visite pediatriche evitando sovraffollamento e lunghi tempi d’attesa nei Pronto soccorso: postazioni che rendono inoltre meno traumatico per bambini e ragazzi l’approccio con la sanità. “Adesso – tuona preoccupato Carlo Caputo, sindaco di Belpasso e segretario provinciale di Sicilia Democratica – rischiano di chiudere molti di questi 52 PPIP, nel nostro territorio in particolare quelli di Paternò e Bronte”. Questi PPIP oltre all’efficiente servizio fornito, che ha sempre soddisfatto gli utenti, hanno generato anche un risparmio nella spesa sanitaria regionale: le statistiche ci parlano infatti di un numero di 48.810 accessi per l’anno 2013, di cui solo 1,5% si è poi tramutato in ricovero ospedaliero mentre il restante 98,5% è stato totalmente filtrato. Ciò significa che il 98,5% di chi accede in un PPIP riceve cure effettive e risolutive, che evitano ricoveri ospedalieri inappropriati. Fermandosi ancora alle statistiche va aggiunto il dato più rilevante riguardante il PPIP di Paternò: infatti sono stati inviati al pronto soccorso solo 8 bambini nel 2013 e solo 7 nel 2014, cioè lo 0.5% di tutte le visite effettuate a fronte del 99,5% di patologie gestite direttamente dal PPIP pediatrico. “Ridurre la spesa pubblica per alcuni significa tagliare servizi, ma – afferma Carlo Caputo segretario provinciale di Sicilia Democratica e primo cittadino di Belpasso – non deve essere questo l’obiettivo della buona politica: il dovere di politici ed amministratori locali è quello di razionalizzare la spesa colpendo gli sprechi ma non tagliando i servizi. Si deve e si può fare così: purtroppo, spesso per incompetenza o semplice menefreghismo, il legislatore taglia in maniera indiscriminata senza risolvere i problemi ma scaricandoli agli enti territoriali ai cittadini; nel caso dei PPIP è inoltre palese che queste strutture oltre a fornire un servizio vicino agli utenti contribuiscono alla diminuzione della spesa sanitaria. insomma la logica dei Punti di Primo Intervento Pediatrico è vincente, bisogna solo che l’assessore regionale alla sanità si occupi della questione analizzando i dati”.

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