PALERMO – Una brutta storia di ragazzine adescate sui social si conclude con una condanna definitiva. Un imputato di 24 anni della provincia di Milano dovrà scontare nove anni e sei mesi di carcere. Come hanno ricostruito i carabinieri del nucleo investigativo di Palermo adescava ragazzine di 11 e 12 anni, attraverso i social e Whatsapp, e poi inviava loro immagini pornografiche. Dalle piccole vittime si faceva mandare, a sua volta, foto e video che le ritraevano nude e in atteggiamenti intimi. La Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di Josuè Alfredo Salinas Hernandez.
I supremi giudici confermano la sentenza della Corte d’Appello di Palermo emessa nel dicembre 2022. Quando i militari, coordinati dai sostituti procuratori Ilaria De Somma e Francesca Mazzocco, perquisirono la casa dell’imputato trovarono 1500 file di materiale pedopornografico. Riusciva a convincere le ragazzine a masturbarsi e a inviargli i video.
