Due impiccagioni questa mattina in Giappone, le prime disposte dal nuovo ministro della Giustizia, Makoto Taki. Nel totale sono cinque i condannati alla pena capitale giustiziati sotto il governo del premier Noda, presidente del partito Democratico (DpJ). Amnesty International Japan ha espresso il più “profondo disappunto per quanto accaduto”. In Giappone, in base agli ultimi sondaggi, i favorevoli al mantenimento della pena capitale superano l’85 per cento.
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