Per i medici è morta da sei giorni | Per i figli no: "Aspettiamo il risveglio" - Live Sicilia

Per i medici è morta da sei giorni | Per i figli no: “Aspettiamo il risveglio”

di GIADA LO PORTO Da giovedì scorso vegliano la salma di Grazia Bruno, la donna di 68 anni deceduta nella sua casa di Villagrazia di Carini. Due medici ne hanno constatato il decesso ma il corpo non presenta segni di irrigidimento. La famiglia si oppone alla sepoltura: "E' un caso di morte apparente". E nel paese in provincia di palermo c'è chi spera in un miracolo.

Villagrazia di CarinI
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CARINI (PALERMO) – Da sei giorni vegliano la madre morta e, nonostante due medici abbiano certificato il decesso e autorizzato la tumulazione, i parenti non vogliono procedere alla sepoltura perchè ritengono si tratti di un caso di morte apparente. I figli e i fratelli di Grazia Bruno, la donna di 68 anni deceduta giovedì scorso di fronte la porta di casa, in via Fondo Cicala, a Villagrazia di Carini, dopo un periodo di degenza in ospedale, non hanno dubbi: “Guardate, sembra che stia dormendo – dice Francesco Paolo Passalacqua, uno dei figli -. Potrebbe risvegliarsi da un momento all’altro, in queste condizioni non permetteremo la sepoltura di nostra madre”.

Intanto via Fondo Cicala, dove la donna abitava, è diventata meta di curiosi e conoscenti che in qualche caso gridano al miracolo. A Carini da qualche giorno non si parla d’altro. E l’atmosfera che si respira all’interno dell’abitazione al civico 55 è proprio quella delle grandi attese. “Speriamo – prosegue il figlio – che ci sia ancora un briciolo di vita e che possa tornare da noi”. La bara è tenuta aperta e la salma ‘custodita’ con cura, vegliata giorno e notte dai quattro figli e dai nipotini. Il corpo di Grazia Bruno giace, avvolto tra le coperte. Non c’è nessun segno di irrigidimento, nessun pallore, la temperatura del corpo non è scesa e la salma non emana cattivo odore. Il colore è naturale così come le unghie di mani e piedi, le guance lievemente rosate e “il viso è diventato anche più colorito – sottolinea una delle figlie – col passare dei giorni non credevamo ai nostri occhi, così come non ci credevano i carabinieri e i sanitari che sono venuti a visitarla, ma la realtà è questa. Tutto è rimasto intatto da giovedì”. Il rigor mortis dunque non si sarebbe verificato.

Eppure il referto del medico legale che lunedì scorso è giunto in via Fondo Cicala parla chiaro. “E’ stata appurata la morte della donna – riferiscono dall’Asp di Palermo -, nonostante i familiari della donna dicano di aspettare ulteriori verifiche. E’ stato inviato anche un cardiologo che ha effettuato un elettrocardiogramma, tenuto in striscia continua per venti minuti, risultato poi totalmente piatto. A volte – proseguono dall’Asp – succede che dopo la morte un minimo di attività elettrica continui a essere rilevata, ma in questo caso era pari a zero. Probabilmente in questa circostanza il processo del rigor mortis è più lungo”. Da questi accertamenti, spiegano ancora dall’Asp, “è stato redatto un verbale in cui è stato specificato a chiare lettere che la salma è pronta per la sepoltura. Di fronte al dolore della famiglia – continuano – tuttavia, è stata concessa una proroga di un solo giorno”. La sepoltura, quindi, sarebbe dovuta avvenire “entro e non oltre martedì mattina”.

I familiari però non ci stanno, continuano a tenere la salma in casa e sembrano irremovibili. “Abbiamo seri dubbi sulla sua morte – dice Passalacqua –, una cosa è certa, se la situazione si mantiene stabile mia madre da qui non andrà via. Dopo esserci documentati su internet e essere venuti a conoscenza delle molteplici esperienze di morte apparente siamo sempre più convinti che anche per nostra madre sia così. Abbiamo letto di una donna che si è risvegliata dopo dodici giorni. Ci fa paura l’idea di seppellirla e vivere col rimorso di non aver fatto tutto il possibile”.

A questo punto “si cercherà di far capire alla famiglia – informano all’Asp – che la salma deve essere tumulata immediatamente”. Ad intervenire anche il sindaco di Carini, Giuseppe Agrusa, responsabile dell’autorità sanitaria nel territorio. “I carabinieri ci hanno confermato che l’iter è stato compiuto – dichiara il primo cittadino carinese – ed è stata dichiarata la morte della signora Grazia Bruno, sia dal medico curante che dal medico dell’azienda sanitaria. Nella mattinata di giovedì 13 febbraio cercheremo di convincere i familiari che ormai la salma deve essere portata al cimitero per essere seppellita. Se ci saranno resistenze emetterò un’ordinanza per procedere alla sepoluta coatta della signora Bruno”.


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