PALERMO – Era già agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, ma non si era arreso: continuava a minacciare la sua ex compagna con messaggi e telefonate, rendendo la sua vita impossibile.
E’ stato così fermato dagli agenti del commissariato Oreto-Stazione, Z.G, un uomo di 57 anni, rintracciato dopo essersi reso irreperibile. Quando la donna ha deciso di troncare la relazione, lui avrebbe danneggiato la sua auto e avrebbe continuato a perseguitarla telefonicamente e di presenza, pedinandola. Tramite WhatsApp le avrebbe poi mandato messaggi minatori con tanto di immagini macabre, dalle bare ai coltelli, minacciandola di morte.
La donna si sentiva in una gabbia, in preda all’ansia, al punto da raccontare tutto alla polizia, a cui la vittima ha mostrato una delle foto: si trattava di una mano che impugnava un coltello a serramanico. Quando è stato fermato, il 57enne aveva con sé proprio quell’arma e una bottiglietta che conteneva liquido infiammabile, oltre ad un frammento di porcellana appuntito. Dopo il fermo è stato trasferito in carcere.