SIRACUSA – Continua l’incessante attività di monitoraggio e controllo della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Siracusa a difesa dell’ambiente marino e costiero.
In tale direzione, a protezione degli ecosistemi naturali sottoposti a tutela, in sinergia con l’Ente gestore, H24 si svolge un’attività di vigilanza a favore dell’Area Marina Protetta del Plemmirio; attività, questa, volta alla tutela della flora e della fauna marina e tesa a contrastare e reprimere ogni tipologia di attività illecita; una su tutte, la pesca di frodo: attività invasiva che prevede anche il posizionamento di attrezzi di pesca (reti da posta, palangari, nasse e similari) i quali, permanendo molte ore in acqua, a volte anche giorni, incidono negativamente sulla salubrità di tutta l’Area Marina, deturpandone spesso anche i fondali.
È di queste ultime ore il sequestro di attrezzi illegali, dai pescatori di frodo ad arte posizionati. L’equipaggio della motovedetta CP 764 della Guardia Costiera di Siracusa, coordinata dalla Sala Operativa, dopo un attento monitoraggio nell’AMP, avviato nella tarda serata di ieri, alle prime luci dell’alba del 01.11.2021, intercettava nella zona “B” dell’AMP del Plemmirio un natante da diporto le cui persone a bordo erano intente a salpare una rete da posta fissa.
I militari della Guardia Costiera, dopo aver individuato i responsabili, hanno proceduto al sequestro di una rete da posta di circa 350 metri, illecitamente posizionata all’interno dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, in violazione delle norme vigenti in materia di tutela ambientale della riserva.
Il personale della motovedetta ha quindi elevato verbale di constatazione e contestazione di illecito amministrativo per attività di pesca professionale in AMP del Plemmirio nei confronti di diportisti a bordo della barca intercettata in attività, attraverso l’utilizzo di rete da posta, sottoposta successivamente a sequestro amministrativo.
Poco dopo, la stessa unità navale rinveniva, in altra zona dell’AMP, ulteriori 80 metri di rete da posta; l’attrezzo da pesca, con non poche difficoltà, veniva recuperato e sottoposto a sequestro amministrativo, mentre ignoti rimanevano i responsabili di tale illecita condotta.
L’odierna attività di monitoraggio, contrasto e repressione della pesca illegale rientra tra le priorità perseguite dalla Capitaneria di Porto di Siracusa la quale, con costanza, vede i propri militari impegnati in difesa dell’ambiente marino e costiero, sia in mare che sulla terraferma.
Dall’inizio dell’anno, circa trenta le segnalazioni pervenute alla Sala Operativa della Guardia Costiera di Siracusa e riguardanti le illecite condotte perpetrate a nocumento dell’Area Marina Protetta; a queste, grazie all’intervento tempestivo delle unità navali della Guardia Costiera, è sempre seguita una risposta operativa tale da reprimere l’illecito e contestare ai responsabili gli addebiti e le sanzioni previste dal vigente quadro normativo.
La Capitaneria di porto di Siracusa, coglie l’occasione per ricordare che all’interno dell’A.M.P. del Plemmirio l’attenzione in tutti i confini dell’Area Marina Protetta è massima; giorno e notte è in atto una straordinaria sinergia di tutte le forze dell’ordine preposte al monitoraggio della riserva naturale, che ringraziamo per la attiva e sollecita partecipazione.