GRAMMICHELE – A pochi giorni dal Consiglio straordinario che ha visto la partecipazione unanime dei cittadini e dal servizio di controllo predisposto dal Comando Provinciale di Catania nel territorio di Grammichele (area ritenuta a rischio in materia di episodi criminosi), la cittadina dalla planimetria esagonale torna ad essere palcoscenico di atti intimidatori. Stavolta, ad essere presa di mira, è l’azienda agrituristica di Giovanni Raia, imprenditore e primo firmatario della petizione contro la microcriminalità locale. Pura casualità o azione mirata? “Me l’hanno voluta far pagare – esordisce così l’imprenditore di Grammichele. – La mia raccolta firme non va giù a chi vuole che i cittadini rimangano in uno stato di passivismo dinnanzi ad atti violenti e minatori come quello che, stavolta, ho subito”.
Cancello spalancato e alcuni mezzi di lavoro mancanti. È questo lo scenario che si è aperto ai suoi occhi. “Mi hanno sottratto – sottolinea – un veicolo adibito al trasporto del cemento e una fresa portata via mediante una gru perché collegata ad un trattore in disuso. Ciò mi fa riflettere parecchio e mi induce ad immaginare che i responsabili di tale furto fossero già a conoscenza del contesto in cui operare, considerando che sei mesi prima la mia azienda ha già subito un tentato furto”.
Ma ciò che condiziona di più Giovanni Raia è la sfiducia nei confronti della giustizia e il suo iter spesso lungo ed estenuante. “Molte proprietà alla periferia di Grammichele, – continua – nonostante si trovino a due passi dalla cittadina, appartengono ai territori dei comuni limitrofi, quali Mineo, Palagonia e Caltagirone. Ciò rende difficoltoso il primo intervento da parte delle Forze dell’Ordine, fondamentale a cogliere in flagrante i fautori di qualsiasi atto criminoso. Questo demoralizza particolarmente i cittadini che, materialmente usurpati, vorrebbero garanzia della proprietà privata. Parecchi sono i tentativi di furto subiti negli ultimi anni e alcuni andati a buon fine. Nonostante ciò continuerò a combattere consapevole che l’omertà è il miglior concime per fare attecchire qualunque forma di delinquenza”.
Intanto, sono oltre 800 le firme raccolte dall’imprenditore. L’intento, però, è raggiungere quota mille nonostante c’è chi, ancora in paese, preferisce non apporre il suo “autografo” o, se lo fa, in modo defilato, in fondo alla pagina. Nel frattempo, è confermato per lunedì 28 l’incontro tra il Prefetto e una delegazione di cittadini e consiglieri comunali. Presente all’incontro, oltre a Giuseppe Compagnone (sindaco della città), Concetta Raia, deputato regionale originaria di Grammichele.