CATANIA – “Il rischio di deindustrializzazione a Catania, dopo le vicende Intel e Pfizer, appare concreto specie alla luce della volonta’ di disimpegno di queste realta’, un rischio che, se divenisse realta’, si trasformerebbe in breve in una vera e propria catastrofe per l’intera economia della nostra provincia”. Lo afferma in una nota il segretario del Pd di Catania Angelo Villari, lanciando un appello a tutte le forze produttive e sociali della città, all’amministrazione comunale, alle istituzioni catanesi, regionali e nazionali “affinche’ si crei un forte ed autorevole gruppo di pressione che riesca ad invertire la tendenza e bloccare ogni possibile processo di deindustrializzazione a Catania ed in Sicilia”.
Per Villari “il taglio di oltre duecento occupati in Pfizer, a fronte di una societa’ che registra utili per cinque miliardi, rappresenta una vergogna. Non meno deludente la vicenda Intel, con il colosso dell’informatica che sembra aver optato per un luogo diverso del territorio nazionale, e non per l’Etna Valley come si e’ sperato per mesi, per un grosso investimento in Italia”.
“A tutto ciò – sottolinea – si somma l’incertezza negli investimenti di ST Microelectronics, il cui stabilimento etneo e’ una realta’ solida che merita di crescere ulteriormente per divenire centrale in Italia ed in Europa, specie dopo la scelta operata dall’Ue. di investire oltre 42 miliardi di euro nel settore della microelettronica per aumentare dal 10% al 20% la produzione in questo settore. La St catanese puo’ e deve intercettare queste risorse per rafforzare la sua produzione e determinare sviluppo e occupazione in questo ambito strategico”.