PALERMO – Un bene confiscato da trasformare in una comunità per i portatori di handicap privi di famiglia, l’acquisto di arredi scolastici, l’adesione di Palermo all’associazione nazionale “Città del vino”. E ancora un protocollo d’intesa con l’ordine degli assistenti sociali per la formazione permanente del personale comunale, il restauro della facciata del Teatro Politeama, un protocollo d’intesa con l’associazione “Famiglie Persone Down” per l’inserimento lavorativo dei portatori di handicap e la presa d’atto della delibera del comitato dei sindaci della provincia di Palermo (più il comune di Lampedusa e Linosa) che avvia il Pac, il piano di interventi per la cura degli anziani. È questo, in estrema sintesi, il contenuto delle sette delibere approvate questa settimana dalla giunta Orlando.
La delibera sul Politeama dà il via libera al secondo stralcio del progetto esecutivo di recupero e messa in sicurezza delle facciate del teatro. Il provvedimento rimette in moto l’intervento interrotto bruscamente dallo scorso maggio dopo che l’amministrazione decise di rescindere in danno per inadempienze il contratto con l’impresa Sidoti Costruzioni, di Montagnareale in provincia di Messina. Il progetto, aggiornato ai prezzi attuali dei materiali, è già stato inserito a suo tempo nel Piano triennale opere pubbliche 2013/2015 e costerà complessivamente 4,4 milioni di euro, dei quali 618 mila a carico del Ministero dell’Economia e il resto derivanti dall’accensione di un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti.
“Saranno interessati dagli interventi – scrive Palazzo delle Aquile in una nota – gli apparati decorativi delle facciate su piazza Ruggiero Settimo e le vie Turati e Amari, le tre terrazze che circondano il palcoscenico e l’atrio rotabile di piano terra. Saranno inoltre realizzati degli interventi per il miglioramento strutturale di alcune murature e di alcuni elementi in ferro e voltine di laterizi, la revisione dei lamierini in rame delle coperture, il rifacimento dei lucernari che sormontano la sala, la razionalizzazione dei sistemi gronde/pluviali che smaltiscono nelle due terrazze laterali le acque piovane, il miglioramento degli infissi lignei, la pulitura dei lampioni e il ripristino del lampione artistico di facciata danneggiato da un violento nubifragio del marzo del 2008”.
Con un altro mutuo da un milione di euro l’assessorato alla Scuola acquista materiali e arredi per gli istituti comunali cittadini: cattedre, sedie, banchi, lavagne, armadietti, attaccapanni, cestini, arredi in materiale ignifugo, e così via. Due protocolli d’intesa approvano due interventi nel sociale: la formazione permanente del personale assistente sociale grazie al supporto dell’ordine professionale degli assistenti sociali della Regione Siciliana; e un progetto sperimentale volto a favorire l’inserimento dei disabili mentali nel mondo del lavoro grazie al supporto dell’associazione “Famiglie Persone Down”. Grazie a questo accordo due ragazzi portatori di handicap potranno lavorare, con assicurazione e oneri economici a carico dell’associazione e con il sostegno di un tutor, all’interno dell’amministrazione, fianco a fianco ai dipendenti dell’ufficio Sviluppo Organizzativo. Il progetto durerà sei mesi per un massimo di 15 ore settimanali a ragazzo.
Con un altra disposizione piazza Pretoria partecipa all’avviso pubblico della Regione Siciliana per accedere a un finanziamento da 350 mila euro per un intervento di manutenzione e riconversione di un bene confiscato. L’obiettivo della giunta è recuperare una villa di due piani con giardino per realizzare una comunità definita “Dopo di noi” che ospiterà “cittadini con disabilità medie e medio gravi ma dotati di una minima autosufficienza che non abbiano o non abbiano più una famiglia”. “La funzione di questa struttura – si legge nella delibera – sarà quella di favorire l’inserimento sociale attraverso la crescita delle autonomie personali, con spazi sia per disabili soli sia per famiglie composte da disabili”.
Assessorato alla Cittadinanza Sociale protagonista anche nell’atto di indirizzo che prende in carico la delibera del comitato dei sindaci del palermitano (più il comune di Lampedusa e Linosa) che approva il Pac (ossia il piano di interventi per la cura degli anziani), il conseguente accordo di programma e l’istanza di accesso al finanziamento. Al piano hanno aderito i comuni di Palermo, Monreale, Villabate, Santa Cristina Gela, Belmonte Mezzagno, Ustica, Lampedusa e Linosa, Piana degli Albanesi e Altofonte, oltre all’Asp 6. Con l’ultima delibera, infine, Palermo si iscrive con mille euro all’associazione nazionale “Città del vino”, che promuove la vitivinicultura e i prodotti tipici locali, la tutela del paesaggio e dell’ambiente, il contrasto agli Ogm.
“Questo nuovo progetto – spiega l’assessore Agnese Ciulla in riferimento al bene confiscato – è certamente innovativo ed assolutamente nuovo nel contesto palermitano. Questa comunità diverrà infatti strumento e luogo di autonomia per i cittadini portatori di handicap, rispondendo così ad una delle principali preoccupazioni espresse dalle famiglie di questi cittadini. Sia le famiglie dei cittadini con disabilità che le associazioni che le assistono – spiega l’Assessore – manifestano spesso la preoccupazione del “dopo di noi”, quali possibilità di vita autonomia ed allo stesso tempo assistenza saranno possibili dopo la scomparsa appunto dei familiari. Con questo progetto del tutto innovativo nel nostro contesto, l’Amministrazione vuole dare una risposta a questa esigenza”.