Piano regolatore, arriva la diffida |Arcidiacono: "Sull'atto solo bugie" - Live Sicilia

Piano regolatore, arriva la diffida |Arcidiacono: “Sull’atto solo bugie”

Una nota della Regione evidenzia "l'obbligatorietà a procedere nel rispetto della legge regionale 15/91 alla formazione del PRG".

CATANIA – Una nota datata 7 aprile in cui, oltre a bacchettare l’amministrazione comunale, si paventa un possibile commissariamento. La manda la Regione siciliana, assessorato al Territorio e Ambiente ed è indirizzata a sindaco, presidente del consiglio e dirigente dell’Urbanistica, rei, secondo i dirigenti regionali, di non aver ottemperato agli  obblighi di legge relativi alla pianificazione urbanistica e alla revisione del Piano regolatore generale. Come recita l’oggetto: “Obbligo dei comuni alla revisione generale del piano regolatore”.

Nella nota si evidenzia “l’obbligatorietà anche per codesto Comune procedere nel rispetto della legge regionale 15/91 alla formazione del PRG”. Non solo: dalla Regione vogliono sapere lo stato di detta procedura “considerato che la suddetta nota rimasta inevasa, ribadendo il contenuto della superiore nota, nell’evidenziare che codesto Comune è dotato di uno strumento di pianificazione comunale ormai obsoleto,  datato1969”, e invitano “Le SSLL, ciascuno per le proprie competenze, a fornire dettagliata relazione informativa sugli adempimenti di legge posti in essere riguardo la formazione del piano regolatore generale”.

In caso di mancato rispetto, l’assessorato è pronto a sostituirsi al Comune inadempiente. “Si fa presente – continua il documento – che, in caso di ulteriore mancato riscontro alla presente, nel caso in cui le notizie fornite risultassero poco concludenti, in ottemperanza al compito assegnato a questo dipartimento di vigilanza finalizzata alla verifica dell’applicazione delle norme di legge che prevedono l’adozione di atti obbligatori da parte dei Comuni, questo Assessorato potrà procedere d’ufficio la verifica condizione degli altri comunale nel rispetto della normativa vigente”.

Una nota che ha scatenato immediatamente le ire del vicepresidente del Consiglio comunale, Sebastiano Arcidiacono, che tempo fa aveva segnalato la necessità di affrontare lo strumento urbanistico, ricordando come l’ex sindaco Stancanelli avesse predisposto tutti gli atti per superare il gap. “L’arroganza della giunta Bianco in materia di pianificazione urbanistica, dolosamente inadempiente nella redazione del PRG per colpa del Sindaco e dell’Assessore al ramo, sfocia nell’autolesionismo tanto da correre il rischio di farsi espropriare della propria autonomia decisoria – afferma il vicepresidente del senato cittadino. La diffida della Regione Siciliana è arrivata lo scorso 7 aprile e prima ancora un sollecito risulta datato il 2 marzo (di cui mai è stata data notizia), richiama l’obbligo del Comune di dotarsi di un nuovo strumento urbanistico, che peraltro la precedente amministrazione aveva già praticamente esitato. Una messa in mora che certifica quattro anni di colpevoli ritardi, chiacchiere inutili e fasulle interpretazioni.

Già nel luglio 2016, dopo numerose sollecitazioni, insieme ai colleghi Gelsomino, Notabartolo, Anastasi, Messina, Musumeci, Saverino e Sgroi, con la partecipazione degli Ordini professionali, associazioni civiche, ambientaliste e dei consumatori sindacati ed associazioni professionali, abbiamo aperto il dibattito con un forum cittadino in Aula consiliare, proprio per evidenziare la necessità di dotarsi di un PRG che puntasse su rigenerazione urbana, recupero del suolo e rispondesse ai bisogni di una città antisismica.

Per ultimo, nello scorso mese di dicembre su mia precisa richiesta di accesso agli sull’attività svolta in materia di pianificazione urbanistica, l’amministrazione colpevolmente ha evocato improbabili quanto inutili tavoli tecnici dimostrando, nei fatti, di essere contro lo sviluppo armonico della città, forse preferendo proseguire nell’adozioni di varianti utili agli interessi di pochi anziché un piano urbanistico che rispondesse agli interessi generali. A fronte degli appelli che in tanti abbiamo vanamente rivolto al Sindaco Bianco e al suo Assessore all’Urbanistica, arroccati in posizioni di chiusura nell’obbligo di varare il PRG coprendole con una vergognosa sequela di bugie e omissioni”.


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