Il nuovo film di Pif? Un flop, almeno di cassetta, scrive Claudia Casiraghi su LIbero: “In Guerra Per Amore, il cui debutto nelle sale nostrane risale al 27 ottobre, non ha conquistato il box office né tantomeno il favore di un pubblico che Pif pare preferirlo in altre vesti. Il film, distribuito dalla 01 Distribution in quattrocento copie, si è messo in tasca 898,936 mila euro. Una miseria se paragonata alla cifra che, nel 2013, fu guadagnata da La Mafia Uccide Solo d’Estate. All’epoca, l’opera prima di Pierfrancesco Diliberto dipinse lo stupore sui visi degli astanti. Ottenendo un successo, economico ed umano, che raramente si accorda alle opere italiane”.
“Pare, infatti – scrive ancora Casiraghi – che parte degli spettatori poco abbia gradito il sottotesto politico del film. In Guerra Per Amore dovrebbe limitarsi a raccontare l’idillio tra Arturo Giammarresi (Pif) e Flora Guarneri (Miriam Leone). Eppure, va oltre. Ficcando l’affetto dei due nelle pieghe di una storia letta con occhio poco obiettivo. Giammarresi e la Guarneri, piccioncini datati 1943, sono l’espediente narrativo che consente a Pif di dare sfogo alla teoria secondo la quale sarebbe stato stretto, tra gli Alleati e Cosa Nostra, un patto scellerato”.
Ma dopo la partenza “diesel” del debutto, il film del regista palermitano è salito al botteghino. E ieri risultava il secondo in classifica (dati Cinetel) per incassi in Italia alle spalle del Doctor Strange della Marvel con un incasso, nella giornata di Tutti i Santi di 413mila euro, superando Trolls, Inferno e Pets. “In guerra per amore” è l’unico film italiano tra i primi dieci per incassi in questo momento.