Piscina Comunale, il grido d'allarme delle società natatorie palermitane - Live Sicilia

Piscina Comunale, il grido d’allarme delle società natatorie palermitane

Tanti dubbi e poche certezze in merito ai lavori di ristrutturazione dell'impianto di viale del Fante a Palermo

PALERMO – Tanti dubbi e poche certezze in merito ai lavori di ristrutturazione della piscina comunale di Palermo. Le società natatorie palermitane, attraverso un comunicato congiunto, hanno voluto esprimere tutto il disagio e la preoccupazione legata all’impianto di viale del Fante che in vista della chiusura prolungata non hanno ancora certezze in merito a dove proseguire le loro attività sportive.

IL COMUNICATO

“Con le stagioni agonistiche e i campionati che volgono al termine – si legge nel comunicato – le società sportive che operano nella piscina comunale di Viale del Fante, lanciano il loro grido di allarme.

I lavori finanziati dal PNRR per la totale ristrutturazione contestuale delle due vasche e per la costruzione di una nuova tribuna esterna, con annessi spogliatoi, prevedono una lunga chiusura dell’unico impianto comunale di Palermo. L’Amministrazione Comunale, su sollecitazione delle scriventi società in una riunione tenutasi a Palazzo delle Aquile ormai sei mesi fa, si è impegnata per la realizzazione di una nuova vasca prefabbricata temporanea per il nuoto e la pallanuoto, da ubicare in seno al “pallone”, ex Ufficio Stampa dei Mondiali ‘Italia 90’, e inutilizzato di fatto da decenni.

A tutt’oggi, periodo di programmazione per la stagione che verrà, le scriventi società sportive non hanno avuto alcuna rassicurazione non soltanto sui tempi di realizzazione, ma nemmeno sulla certezza della stessa realizzazione della nuova piscina, essendo al momento stato avviato soltanto l’affidamento dell’incarico per verificare l’idoneità del “pallone” ad ospitare la vasca.

Il movimento che rappresentiamo, oltre ad essere formato da centinaia di atleti e atlete giovani, oltre a garantire livelli di altissima rappresentanza nazionale e livelli di base per l’avviamento allo sport, oltre ad essere l’unico impianto natatorio per il nuoto libero dei cittadini, fornisce occupazione a decine di allenatori, tecnici, istruttori e amministrativi, per i quali non esiste alcuna rassicurazione sul futuro prossimo.

Se accanto ai lavori previsti, con inizio in vasca scoperta previsto già ora ad inizio giugno, che al termine dei due anni ci restituiranno un impianto rinnovato e all’avanguardia, non si provvederà ad una soluzione temporanea anche in forma ridotta, che dia una risposta al grande movimento degli sport acquatici cittadini, si rischierà che tutto il lavoro di anni venga buttato via, che si debba ricominciare da zero, con le poche realtà che riusciranno in qualche modo a sopravvivere.

Pensare di dirottare, cosa più volte dichiarata da alcuni rappresentanti della Amministrazione Comunale, su pochi altri impianti natatori privati – tutti peraltro già al collasso – l’intera utenza delle due vasche della Piscina Olimpica Comunale, è un mero slogan insensato, una vera utopia.

Abbiamo dunque la necessità di conoscere timing, prospettive e ipotesi concrete rispetto all’avvio delle attività nel nuovo impianto, non potendo andare oltre il primo settembre 2023, data in cui anche la vasca coperta verrà chiusa per l’inizio dei lavori, così come necessario è il rispetto della tempistica di tali lavori.

Altrimenti, forse, tutto questo sforzo nascerà sulle ceneri del lavoro di centinaia di operatori e sportivi. E non siamo sicuri che ne sarà valsa la pena”.


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