CATANIA – Un colpo velato quanto basta ma diretto, anche se il bersaglio, l’assessore alla Polizia municipale, Alessandro Porto, non è in aula. Lo assesta il collega di maggioranza, ma non di partito, Andrea Barresi, in occasione dell’ultima seduta di consiglio comunale.
“Non c’è una pattuglia di vigili”
L’oggetto è la gestione dei controlli nella pedonalizzata (da poco) piazza Federico II di Svevia. Non si vedrebbero pattuglie, secondo l’ex assessore del sindaco Pogliese con delega proprio ai Vigili urbani, il che renderebbe più arduo il boccone amaro a chi era contrario.
“Mi rivolgo al signor sindaco, purtroppo manca l’assessore Porto”, tuona Barresi che afferma sia “inammissibile che dopo che è stato fatto un procedimento di pedonalizzazione eccellente, che sa benissimo che io condivido in, piazza Castello Ursino non c’è una pattuglia dei vigili urbani. È una vergogna che, in un processo che sta gradualmente sviluppandosi ed evolvendo, non ci siano gli accorgimenti dovuti”.
Barresi ce l’ha con l’assessore alla Polizia municipale Alessandro Porto che si ostinerebbe a non inviare pattuglie. “L’amministrazione deve prendere una posizione seria – aggiunge il consigliere – per il sacrificio che stanno facendo tanti, residenti, commercianti. A meno che – dice – non si ammette che lì vigili non ce ne devono essere”.
“Ero convinto ci fosse il servizio serale”
In realtà, ci sarebbe un preciso ordine di servizio, come afferma lo stesso sindaco Trantino che comunque, assicura, interverrà energicamente. “Ero convinto che ci fosse il servizio serale”, risponde il primo cittadino. Interverrò immediatamente per chiedere conto e ragione, perché sarebbe disdicevole che il comando della polizia locale non adempia a un preciso obbligo sulla base di una direttiva e voglio capire qual è la falla che eventualmente si è creata nel rapporto tra amministrazione e gestione quindi del della polizia locale”.
L’affondo dell’opposizione
Ma la questione pedonalizzazione viene affrontata anche dagli scranni dell’opposizione, seppur in altri termini. In particolare dal vice capogruppo democratico Damien Bonaccorsi.
“Noi siamo i primi a voler cercare soluzioni utili per creare nuovi spazi pedonali – dice – ma io mi chiedo, e se lo chiedono anche gli imprenditori della zona, se questo progetto di pedonalizzazione sia stato concepito nel modo giusto”. Mancherebbe uno studio precedente, secondo il consigliere, sugli effetti della chiusura al traffico.
“Ci troviamo in una zona che, da quando è stata personalizzata, ha visto diminuire l’utenza anziché aumentare. Gli imprenditori si trovano in uno stato di profonda difficoltà”, sostiene Bonaccorsi. “Sono stati ridotti i controlli e, in aggiunta a questo, ci si ritrova con nuove problematiche”. Un luogo una volta vivo, sarebbe svuotato secondo l’esponente del consiglio comunale. “La sicurezza anziché aumentare è diminuita proprio perché ci sono meno persone e non ci sono controlli”, denuncia.
La replica piccata
Stavolta, però, la replica del sindaco è più piccata. “Sono un poco perplesso rispetto alla sua rappresentazione dei fatti”, risponde Trantino. “Comprendo perfettamente che ci può essere da parte dell’opposizione una attività di manipolazione della verità.
A me non risulta affatto che vi sia questa condizione di insicurezza percepita in Piazza Federico di Svevia: è un dato che io sconosco se non nella misura in cui è stato rappresentato dal consigliere Barresi, con scorribande sporadiche a nottata inoltrata su cui dobbiamo intervenire. Ma per il resto, non mi pare che ci sia alcunché di cui preoccuparsi”.
Trantino interviene anche sulle difficoltà che alcuni commercianti starebbero riscontrando. “Sarebbe stato ozioso e stucchevole che non trovassimo una soluzione dopo circa otto mesi di confronto con gli operatori locali e con i residenti – dice, sostenendo che “quasi la totalità degli esercizi di ristorazione registra il tutto esaurito praticamente ogni sera. Il problema non è il raggiungimento della piazza a piedi ma è certamente altro: un’attitudine verso la pigrizia di molti catanesi che non si vogliono adeguare il mutato corso”.