CATANIA – In archivio le regionali, in città si è già aperta una nuova stagione politica per decidere il futuro dell’amministrazione di Palazzo degli Elefanti. Sulla continuità, da più fronti, è stato tirato il freno a mano. Il primo a dare una battuta d’arresto ai progetti dell’attuale sindaco è stato Pino Firarrello, che proprio da LiveSiciliaCatania (clicca qui), ha lanciato una stoccata a Raffaele Stancanelli definendo “improponibile” una sua ricandidatura. La strada delle primarie, a questo punto, per il Popolo delle libertà sembra l’unica percorribile. Come è naturale in questi casi, il toto-candidati è in pieno fermento. Il nome più ricorrente è quello di Salvo Pogliese, deputato regionale, il più votato nella lista Pdl, a Catania, nell’ultima tornata elettorale. Lasciando le indiscrezioni ai corridoi delle segreterie politiche, LiveSiciliaCatania chiede riscontri al diretto interessato.
“E’ troppo presto per sciogliere ogni riserva – afferma Salvo Pogliese – ma, posso dire, che io non mi sono mai sottratto alle mie responsabilità. Ho sempre fatto politica con grande entusiasmo per la mia terra, per la mia città e per la mia regione. Ho iniziato a fare politica a 14 anni, quando non avrei mai pensato un giorno di poter essere consigliere comunale, assessore provinciale o deputato regionale”. Pogliese, è cauto, e non sottovaluta le decisioni politiche di Raffaele Stancanelli. “Vi è un sindaco che, comunque, ha fatto una scelta importante non dimettendosi, secondo quanto stabilito dalla legge, rinunciando così ad un futuro parlamentare. Ne prendiamo atto – continua – ma bisogna considerare anche le altre valutazioni. Se si dovesse continuare lungo il percorso delle elezioni primarie, una strada che credo ormai sia quasi irreversibile, penso sarà opportuno fare delle valutazioni”. Pogliese candidato alle primarie del Pdl? “Se ci dovessero essere le condizioni – risponde a Livesiciliacatania – per immaginare un impegno diretto alle elezioni primarie che rappresentano, comunque, un passaggio fondamentale, sono pronto a fare le opportune valutazioni su una mia candidatura”.
“Adesso comunque – afferma Pogliese – voglio concentrarmi sul mio ruolo all’interno dell’Assemblea Regionale Siciliana. Stiamo vivendo una crisi economica e occupazionale senza precedenti e – sottolinea – nelle priorità di questo governo ci deve essere la razionalizzazione dei costi della politica e non solo della politica. E’ necessario chiudere alcune società partecipate e bisogna, altresì, accelerare la spesa delle risorse europee. Credo che il 12.3% di utilizzo delle risorse comunitarie – aggiunge il deputato del Pdl – rappresenti il dato più eclatante che testimonia il fallimento della precedente esperienza governativa di Raffaele Lombardo. Crocetta ha il dovere morale, insieme a tutto il parlamento, di accelerare la spesa per evitare la situazione paradossale di restituire questi fondi a Bruxelles”.
La campagna elettorale appena conclusa ha rappresentato un banco di prova per la classe politica, per dimostrare agli elettori un vento di cambiamento, per riallacciare il legame tra istituzioni e cittadini, ma una volta chiuse le urne, anche per le regionali 2012, l’ombra del voto di scambio è tornata a macchiare la politica siciliana. “Mi sarei augurato – commenta Pogliese – che tutto ciò fosse esclusivamente una caratteristica della politica del passato. Se questo dovesse essere accaduto anche in queste elezioni regionali, spero che gli organi preposti – conclude – facciano valere il principio, assolutamente inderogabile, della legalità”.