"Politiche, il Pd ci dia spazio |Oppure faremo le nostre scelte" - Live Sicilia

“Politiche, il Pd ci dia spazio |Oppure faremo le nostre scelte”

D'Agostino: "Sicilia Futura è legata ai dem ma gli errori non si devono ripetere".

L'intervista
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PALERMO – Sicilia Futura mette in mora il Pd. E in vista delle Politiche chiede uno spazio adeguato nelle liste dei dem. A cui il movimento di Totò Cardinale dice di guardare ancora. Il segretario Nicola D’Agostino, uno dei due deputati eletti all’Ars, critica aspramente il Partito democratico siciliano. Ma frena su un passaggio di campo nel centrodestra.

Onorevole D’Agostino, anzi tutto esiste ancora Sicilia futura?

“E’ viva e vegeta, tanto che abbiamo voluto fare il gruppo parlamentare, altrimenti avremmo fatto altre scelte”.

Come sono i vostri rapporti con il fondatore del movimento, Totò Cardinale?

“Siamo abbastanza uniti e compatti. Inutile nascondere che siamo delusi. Perché avendo preso più del 6 per cento abbiamo portato a casa solo due deputati. Potevamo averne cinque o sei e ovviamente la situazione sarebbe stata ben diversa. Siamo stati molto generosi verso il centrosinistra aderendo a un progetto che si è rivelato fallimentare a causa dell’insipienza del Pd. E oggi Sicilia futura rimane salda in tutte le sue componenti sul territorio”.

Il centrosinistra è una fase chiusa per voi?

“Noi siamo stati ancorati al centrosinistra, abbiamo votato lealmente per Micari…”.

Lo sa che dicevano che votavate Musumeci.

“Macché. Gli elettori si comportano come meglio credono, c’è libertà di voto e anche di voto disgiunto. Ma il primo a non essere convinto di quel progetto si è rivelato essere Orlando, il secondo era il Pd, si è persa tensione e mordente, si è persa soprattutto convinzione di potere vincere. Il Pd avrebbe dovuto crederci di più e fare liste molto più robuste. Invece abbiamo fatto una campagna elettorale già sconfitti in partenza. Oggi dobbiamo chiederci dove stiamo andando e nessuno traccia la rotta”.

Lei sta accusando il Pd?

“Mi pare evidente, dovrebbe assumersi la responsabilità in questo momento”.

Lei, dopo che avete votato per Micciché, ha detto che il centrosinistra non c’è.

“Se vogliamo andare fuori dal rito ipocrita delle parole, confermo che il centrosinistra non esiste. C’è un campo che andrebbe ricostruito e chi deve farlo se non il Pd? Bisogna essere molto ma molto più chiari nelle discussioni tra noi e il Partito democratico. Finora questa chiarezza è mancata. Non si è mai fatta una riunione all’Ars tra Pd e Sicilia Futura, già questo dimostra il problema”.

Non è che avete ormai varcato il Rubicone in direzione centrodestra?

“Questa cosa non è mai stata discussa. Noi siamo a disposizione della Sicilia. Se questo governo fa le cose per bene perché non dargli una mano pur stando all’opposizione? Non vogliamo avvicinarci platealmente al centrodestra ma non permetteremo a un Pd che non dimostra serietà di farci scomparire. Comunque metteremo in campo una nostra azione politica. Lo abbiamo fatto votando Miccichè con convinzione cercando di far sì che fosse una candidatura istituzionale e poi il Pd in maniera maldestra c’è venuto dietro. Abbiamo assistito a comportamenti miserevoli della politica da parte di alcuni del Pd durante la gestione delle presidenze delle commissioni: con un buon accordo con il M5S si potevano portare a casa cinque presidenze su sette. Invece ognuno correva per sé, e il centrodestra ha stravinto pur senza avere i numeri. Chissà come se la stanno ridendo ancora oggi: il prezzo pagato è stata la poltrona di Sammartino. Una svendita e parlano di ripartire dalla base. Ma quali sono le idee?”.

Intanto tra due mesi ci sono le Politiche. E certo non vorrete rimanere spettatori?

“Abbiamo battezzato il movimento con il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini. Alla nostra assemblea a Giardini Naxos ha partecipato Luca Lotti. Che il nostro sia un legame forte col Pd e con la sua dirigenza è innegabile, vogliamo mantenere questo filo. Ci sembra coerente e conveniente però bisogna passare ai fatti”.

Cioè? Avrete vostri candidati nelle liste del Pd?

“Noi abbiamo preso 115 mila voti alle Regionali, mi pare che il Pd ne abbia presi 250 mila, i nostri voti valgono un 30 per cento di un’alleanza tra noi. Se il Pd volesse essere serio e consequenziale a noi dovrebbe riservare il 30 per cento degli spazi, e parlo anche delle figure apicali dei listini plurinominali. Se è così, allora il lavoro fatto fino a oggi, seppure tra errori che non dovranno più ripetersi, può continuare. Altrimenti è chiaro che Sicilia futura ha il diritto di fare le scelte che riterrà più opportune per sé, per la propria classe dirigente e per il bene della Sicilia”.

Com’è stato questo inizio di legislatura?

“Vedo Musumeci armato di tanta buona volontà. È evidente che non ha una maggioranza. Esercitare un’azione di governo autorevole e forte senza una maggioranza è impossibile in Sicilia. Credo che il presidente della Regione debba appellarsi a tutte le forze politiche per cercare di superare per lo meno le emergenze in un quadro istituzionale”.

 


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