Polizia Postale, La Bella: |"Supporto alle inchieste di mafia" - Live Sicilia

Polizia Postale, La Bella: |”Supporto alle inchieste di mafia”

Marcello La Bella, dirigente della polizia postale, fa il punto sull'attività svolta nel 2012. Supporto alle indagini della DDA contro la criminalità organizzata, 18 arresti per pedofilia on line e 2 per stalking. TUTTI I DATI

BILANCIO 2012
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Polizia Postale

Marcello La Bella durante la conferenza stampa

CATANIA – E’ tempo di bilanci, come ogni fine anno che si rispetti. A mettere i pesetti sulla bilancia e analizzare i risultati ottenuti sono gli agenti della Polizia Postale di Catania. La competenza territoriale, lo ricordiamo, dell’ufficio diretto da Marcello La Bella non si limita alla provincia etnea ma ai territori limitrofi di Siracusa, Messina e Ragusa. Un’attività quella della polizia postale che ha garantito importanti risultati non solo sui crimini on line o comunque commessi con l’utilizzo di strumenti tecnologici, ma anche sul fronte della criminalità organizzata. “Siamo riusciti –  ha affermato Marcello La Bella in conferenza stampa – a dare un supporto incisivo alle inchieste della Direzione Distrettuale Antimafia, in quanto abbiamo avuto delega di analizzare Pc, smartphone e tablet (o comunque cellulari di nuova generazione) che contenevano informazioni cruciali per il proseguimento delle indagini”.

Sono due le operazioni più rilevanti di questi 12 mesi targati 2012. La scorsa estate l’inchiesta internazionale ‘Strike’ contro la pedopornografia portò a denunce e a perquisizioni in tutta Italia. “Un risultato – evidenzia il dirigente – centrato grazie alla sinergia e alla collaborazione con le forze di polizia straniere, in questo caso la polizia tedesca ci segnalò il sito e da lì partirono le indagini”.

“Card Sharing” è un altro fiore all’occhiello di quest’anno, questa volta nel contrasto alla violazione del diritto d’autore. La polizia postale è riuscita a bloccare una fiorente attività di business in merito alle card delle tv a pagamento.

Un capitolo a parte merita la pedopornografia on line. Rispetto al 2011 gli arresti sono più che triplicati. Solo 3 lo scorso anno, 18 nel 2012. Aumentano i denunciati: 146 rispetto ai 74 dello scorso anno. Sono quasi 170 mila gli spazi virtuali monitorati ed oltre 3 milioni di giga di materiale digitale sequestrato. “Fondamentale in questa attività – sottolinea La Bella – il supporto della associazioni, come quella Meter di Don Fortunato di Not. Le loro segnalazioni ci permettono di velocizzare i nostri interventi. Così come è importante la denuncia del cittadino. L’invito è quello di rivolgersi in qualsiasi caso sospetto alla polizia postale”. Ma chi sono i pedofili? “Non si può fare un identikit del potenziale pedofilo – sottolinea il poliziotto – è un crimine che interessa trasversalmente tutti i ceti sociali ed economici, ogni figura professionale e lavorativa. L’unica cosa che hanno in comune è una certa dimestichezza con la tecnologia informatica. Ma oggi non è difficile possedere queste capacità”.

Con la diffusione dei social network e delle chat, crescono le molestie alla persone perpetrate attraverso il web. Due le persone arrestate per stalking nel 2012. “E’ un settore – chiarisce La Bella – a cui stiamo dando molta attenzione. Internet è un terreno fertile per i reati contro la persona: molesti, minacce, ingiurie ed anche diffamazione”. 322 le persone denunciate dalla polizia postale all’autorità giudiziaria.

Intrusioni e danneggiamenti informatici, frodi, furti d’identità, diffusione tramite il web di odio razziale e religioso. L’attività della polizia postale ha diversi campi di intervento. Una persona è stata arrestata per i cosiddetti ‘computer crime’ legate alle carte di credito. “Grazie alla firma di una convenzione con i principali circuiti di carte di credito – sottolinea La Bella – riusciamo in caso di clonazione o oltra ad intervenire in maniera celere ed efficace”.

Tutto poi si concentra sul tema della prevenzione. La cultura alla legalità è l’unico vero ed unico mezzo di contrasto ai crimini on line (e non solo). Dalla scuola parte la battaglia. “Oltre 12 mila studenti hanno partecipato ai nostri incontri – conclude La Bella – per il 2013 speriamo di coinvolgerne molti di più”.


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