A lanciare l'allarme sullo scempio dell'oasi di Ponte Barca di Paternò è Pippo Rannisi della Lega italiana protezione uccelli.
PATERNO’ – È uno scenario ignobile quello che salta subito agli occhi passando per l’oasi di Ponte Barca a Paternò. L’area naturale è letteralmente ridotta una discarica a cielo aperto con cumuli di rifiuti di ogni sorta, abbandonati da chi evidentemente fatica a comportarsi da persona civile e rispettosa dell’ambiente. A lanciare l’allarme è Pippo Rannisi, della Lipu etnea (lega italiana protezione uccelli) che oggi su facebook ha postato diverse foto documentando lo scempio.
Fra i cumuli si notano diversi materassi, vecchi mobili, indumenti e scarti di ogni tipo
“Una delle più importanti zone umide della Sicilia trattata come discarica. Vergogna alla gente che butta i propri rifiuti così. Agli amministratori responsabili ancora una volta chiediamo la videosorveglianza” – ha scritto.
L’Oasi di Ponte Barca, che sorge sul Simeto, è una vastissima area naturale protetta, dichiarata rifugio della fauna selvatica siciliana, dove infatti vivono numerose specie di uccelli migratori. Di protetto purtroppo però qui non c’è un bel nulla. L’abbandono selvaggio di rifiuti nel sito rappresenta un danno enorme al delicato ecosistema dell’area, all’ambiente e agli uccelli che viaggiano mesi per raggiungere questi luoghi . Ecco perché Rannisi auspica l’installazione dei sistemi di video sorveglianza, così ché si possano facilmente individuare i responsabili di simili gesti d’ignoranza. Della questione, Rannisi, afferma inoltre che investirà il sindaco di Paternò, Nino Naso tramite una lettera.