PALERMO – Macchine incolonnate, traffico in tilt fino al Tribunale, insulti all’indirizzo dell’amministrazione comunale e clacson che suonano all’impazzata. Insomma, tutto come previsto. Il primo giorno della seconda fase del piano Unesco è andato secondo copione, con automobilisti bloccati soprattutto all’altezza del mercatino delle Pulci.
Oggi infatti corso Alberto Amedeo è diventato a doppio senso, nel tratto tre piazza Indipendenza e piazza Peranni, con le vetture che per recarsi al Tribunale si sono poi immesse in via Papireto: un traffico che si è aggiunto a quello solito che tutte le mattine si registra in piazza Vittorio Emanuele Orlando.
Il primo passo del piano Unesco, partito lunedì scorso, ha visto il doppio senso in corso Re Ruggero e la pedonalizzazione del pezzo di via Benedettini di fronte San Giovanni degli Eremiti: nonostante qualche disagio, questa mattina la zona non presentava traffico ma solo qualche auto che, in barba ai divieti, ha comunque attraversato l’area. Dissuasori e piante sono stati però molto graditi dai turisti, che hanno scattato fotografie prima di recarsi al Palazzo Reale.
Ben diverso lo scenario a piazza Indipendenza, dove è scattata la seconda fase che prevede, da qui al 9 luglio, anche la chiusura completa di Porta Nuova per gli attesi lavori di restauro. Nel 2013 la condizione pericolante del monumento aveva portato alla sua chiusura e a feroci polemiche e finalmente, dopo due anni, i cantieri sono partiti. A questi, come detto, si è aggiunto il doppio senso in corso Alberto Amedeo: fin dalla mattina il traffico si è concentrato sia all’altezza del mercatino delle Pulci che in via Papireto, con un tappeto di auto e alcune pattuglie dei vigili urbani a tentare di governare la situazione.
“Ci hanno rovinato, da qui non passa più nessuno”, è la lamentela di uno dei negozianti del mercatino, a cui si sono aggiunte quelle dei colleghi. “Così hanno rovinato la città, ora respiriamo solo smog”, ha sentenziato un altro. Ma al di là delle prevedibili lamentele, corso Vittorio Emanuele, con la chiusura di Porta Nuova, sembra rinato con i turisti ben contenti delle poche auto in circolazione, a parte qualche apetaxi in sosta lì dove non potrebbe.
Ma residenti e commercianti non si arrendono e si dicono pronti a presentare ricorso al Tar, se il sindaco non rivedrà le ordinanze. “Non vorremmo arrivare a questo, confidiamo nell’intelligenza del primo cittadino – dice l’avvocato Chiara Modica Donà Dalle Rose – noi siamo uniti e compatti e contestiamo la legittimità del provvedimento, come sa bene il consiglio comunale con cui ci siamo incontrati. Noi chiediamo una Ztl a fasce orarie che non mascheri una pedonalizzazione e non crei problemi di ordine pubblico”.
Per domani è inoltre prevista una conferenza stampa di residenti e associazioni per proporre un piano alternativo. “Traffico, caos e ulteriori disagi alla cittadinanza fin da questa mattina con la chiusura di Porta Nuova – dice Dario Chinnici, vicepresidente della Terza Circoscrizione – le lunghe colonne di auto fin dal sottopasso del Tribunale dovrebbero far capire che il provvedimento di chiusura definitiva che partirà il prossimo 16 Luglio non potrà reggere il traffico dell’intera zona. Dove sta il contratto di servizio Amat annunciato da oltre un anno? Chiediamo l’istituzione di una seria Ztl per l’intero Centro Storico e una maggiore sicurezza per i residenti. Perché non avviare i lavori sul futuro parcheggio di via Imera? Darebbe una boccata d’ossigeno a residenti e commercianti”.