Piano del Porto, Confcommercio Catania scrive ai Ministeri

Piano del Porto, Confcommercio Catania scrive ai Ministeri

Richiesta la sospensione della Vas e dell'iter di approvazione

CATANIA – Una missiva inviata al Ministero delle Infrastrutture e al Ministero dell’Ambiente. Nella quale si chiede “un intervento nei confronti dell’Autorità Portuale affinché  adegui il piano regolatore facendo proprie le modifiche apportate dal Consiglio Comunale di Catania con la delibera del 21 marzo scorso e sospendendo pertanto l’iter di approvazione”.

A firmarla i vertici di Confcommercio, Pietro Agen e Francesco Sorbello.

Proposta e parere

“Occorre, in premessa, sottolineare che il Civico consesso, di fatto, ha recepito in pieno la proposta avanzata dalla Direzione Urbanistica e Gestione del Territorio del Comune di Catania, completando detta proposta con una serie di emendamenti alcuni dei quali fatti propri dalla stessa amministrazione. 

Il parere espresso dal Consiglio Comunale, a questo punto, dovrà essere oggetto di valutazione da parte degli organi competenti dell’Autorità Sistema Portuale della Sicilia orientale e di relativa delibera di rigetto della proposta comunale o di accoglimento totale o parziale. 

Val la pena rappresentare che nel caso di totale o parziale accoglimento della proposta comunale gli aspetti intrinseci – strutturali del piano sarebbero diversi, in modo importante e sostanziale, rispetto alla proposta di piano che è oggetto di VAS, circostanza che renderebbe vana lavalutazione ambientale che sarebbe attualmente in atto”.

Occorre, altresì, rilevare che la direzione Urbanistica e di conseguenza anche il Consiglio Comunale con la propria delibera ha demolito l’impianto del PRP proposto dall’Autorità Portuale, sia per quanto concerne la parte descrittiva della situazione di fatto sia per quanto attiene la parte normativa e le ipotesi di sviluppo ed ampliamento”.

I rilievi di criticità

In tal senso, nelle verifiche effettuate dalla direzione urbanistica emergono i seguenti gravi rilievi, e criticità, che puntualmente e sinteticamente citiamo:

non condivisibili alcune scelte progettuali;

avere rilevato errori e/o valutazioni non strettamente coerenti con quanto realmente riscontrato sul territorio;

significative incongruenze e refusi che inficiano la chiarezza espositiva…compromettendone la piena intelligibilità;

sostanziale incoerenza nell’apparato normativo del piano, in particolare, la non corrispondenza tra i parametri urbanistici ed edilizi definiti nelle Norme tecniche di attuazione e quelli riportati nella tabella riepilogativa …generando potenziali ambiguiità interpretative in sede di attuazione del Piano”…” compromettendo la certezza del diritto e la trasparenza dell’azione amministrativa “;

discrasia tra gli obiettivi strategici dichiarati e la loro effettiva traduzione negli elaborati di zonizzazione”..”contraddicendo gli stessi principi di sostenibilità e tutela posti a fondamento del Piano”;

approfondire le criticità legate agli accessi portuali;

rispetto al fiume Amenano “l’affermazione appare scientificamente non supportata e potenzialmente fuorviante per le successive valutazioni pianificatorie;

sulla contestualizzazione del porto stesso si suggerisce di modificare con “inserito in tangenza del tessuto urbano”.

“Messa una pezza”

“Le  pesanti critiche esposte “ad ogni piè sospinto” nella proposta di delibera della Direzione Urbanistica, in verità, avrebbero dovuto indurre a rimandare al mittente la proposta di PRP con un parere non favorevole.

Il Consiglio Comunale, invece, ha deciso di “porre una pezza” e riformulare il piano sicché, recependo con propria delibera la proposta della Direzione Urbanistica ha stravolto il PRP proposto dall’Autorità di Sistema con la riduzione delle cubature realizzabili di oltre 2 milioni di mc, stabilizzando la cubatura complessiva  in mc 1.471.505 e ponendo dei limiti alle deroghe alle altezze.

Il Consiglio Comunale di Catania, con la riduzione delle cubature realizzabili e le altre prescrizioni, ha meritevolmente inteso contenere l’enorme impatto ambientale del piano predistopsto dall’Autorità di Sistema e di armonizzare ed integrare lo sviluppo del porto con il sistema città, obiettivi e relative misure assolutamente essenziali e di cui chiediamo il totale recepimento nel PRP da parte degli organi competenti”. 

Le richieste

“In tale quadro di gravi criticità giuridiche e progettuali, così come richiamate dalla Direzione Urbanistica del Comune di Catania, si chiede agli organi in indirizzo, ad ognuno per le proprie competenze, quanto segue:

a) di voler sospendere l’iter di approvazione del PRP di Catania; 

b) di astenersi dalla valutazione ambientale strategica finché, comunque, l’Autorità di sistema non si pronunci in merito alla deliberazione del Consiglio Comunale di Catania;

c) richiedere all’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale di riformulare il piano superando i rilievi tecnici e normativi sopra sinteticamente menzionati, accogliendo, altresì, le proposte di cui alla delibera del Consiglio Comunale di Catania, specie con riferimento alla riduzione delle cubature realizzabili”.


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