"Porto Empedocle in dissesto" | C'è il timbro del Consiglio - Live Sicilia

“Porto Empedocle in dissesto” | C’è il timbro del Consiglio

Il sindaco di Porto Empedocle Ida Carmina

Il sindaco, Ida Carmina: "Ora più facile il pagamento dei debiti".

La decisione dell'assemblea
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PORTO EMPEDOCLE (AGRIGENTO) – Porto Empedocle dichiara il dissesto finanziario. Ereditata una situazione disastrosa, con casse vuote e debiti per circa venti di milioni di euro, il sindaco del Movimento 5 Stelle, Ida Carmina, eletto da pochi mesi, non ha potuto far altro che continuare il lavoro dell’ultimo commissario straordinario, Margherita Rizza, arrivata a Porto Empedocle dopo altri commissariamenti succedutisi all’amministrazione di Lillo Firetto, oggi sindaco di Agrigento. Sono stati mesi concitati in cui in tutti i modi si è cercato di optare per un piano di riequilibro, cercando di evitare la peggiore delle ipotesi. La situazione che però i pentastellati si sono ritrovati tra le mani metteva in progetto un’unica soluzione, quella del dissesto finanziario, votato all’unanimità dai 15 consiglieri presenti (su 16).

Il consiglio comunale, iniziato nel tardo pomeriggio, arriva alla decisione solo in tarda serata, prima della mezzanotte. Il sindaco ammette la situazione a dir poco disastrosa, nel discorso che precede il voto: “Tutti i candidati conoscevamo bene la situazione dell’ente, tanto che il commissario Rizza ci convocò per far luce sulle risorse finanziare. Non stiamo prendendo una decisione terribile – spiega il primo cittadino – anzi potrebbe essere una decisione giusta e di rilancio di questo ente ma che tuttavia comporterà delle conseguenze gravi. Con il commissario Rizza avevamo cercato di muoverci tra le strade del dissesto o quello del riequilibro, ma al termine dell’indagine si decise di fare quella famosa nota del 20 giugno, dove gli uffici si dovevano preparare al dissesto, prima ancora del mio insediamento. Ho verificato la situazione dell’ente – ancora Carmina – ma già la Corte dei conti ad aprile aveva contestato una situazione confusionaria. Già il commissario poteva dichiarare il dissesto ma non lo ha fatto e questo compito ora tocca a noi, anche se non abbiamo responsabilità”.

La dichiarazione di dissesto porterà al pagamento dei debiti regressi da parte dello stato per una percentuale che va dal 40 al 60%, Ipotizzando – ancora il sindaco – un debito di 20 milioni di euro, con il dissesto pagheremo dagli 8 ai 12 milioni di euro. Il piano di riequilibrio, per noi, è invece insostenibile”.


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