PALERMO – Stato di agitazione presidio permanente dalle 8 di martedì 27 marzo all’interno del porto di Palermo davanti l’atrio antistante la sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale. E’ la protesta dei lavoratori portuali che operano negli scali che fanno parte dell’Autorità del mare di Sicilia Occidentale, Palermo, Termini Imerese, Trapani e Porto Empedocle. A proclamarlo sono stati i tre sindacati di categoria, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, nell’ambito della vertenza che riguarda il caso dell’autoproduzione proprio del lavoro che svolgono questi operatori, come operazioni di carico e scarico, da parte di diverse compagnie di navigazione e ultimamente anche della Caronte e Tourist I.M. Presto sarà proclamato anche lo sciopero generale.
“Nonostante l’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Occidentale si stia spendendo tanto per uniformare un sistema finora privo di regole, continuano, senza curarsi minimamente dei danni che causeranno e in totale violazione delle norme contrattuali, a percorrere la strada dell’autoproduzione, non attendendo, neppure, la conclusione del processo di regolamentazione, e creando ulteriori problemi, nonché forti preoccupazioni, su una situazione già parecchio delicata”, spiegano i sindacati. “E’ veramente preoccupante, che armatori anche autorevoli, non valutino le conseguenze devastanti, sociali e occupazionali, che si verrebbero a creare in dei territori già pesantemente devastati dalla crisi internazionale, distruggendo le aspettative di quelle famiglie che sul lavoro portuale hanno basato la propria sussistenza”.
“Riteniamo che l’autoproduzione possa essere autorizzata solo nei porti in cui non è possibile avvalersi di lavoratori portuali – aggiungono – come definito dagli accordi internazionali e comunque possa essere autorizzata per ogni singolo caso e in presenza di navi dotate di mezzi adeguati alle operazioni da svolgere, con personale esclusivamente dedicato all’esercizio di tali operazioni, non fungibile, assunto con libretto di navigazione e aggiunto in tabella minima di sicurezza”. I sindacati chiedono all’Autorità della Sicilia Occidentale “il blocco di tutte le procedure autorizzative per il rilascio dell’autoproduzione. In assenza di risposte, proclameremo lo sciopero di tutti i lavoratori portuali della Sicilia”.