ROMA – Crolla il potere d’acquisto delle famiglie consumatrici: tenuto conto dell’inflazione, nel 2012, rispetto al 2011, si è ridotto del 4,8%. Lo rileva l’Istat aggiungendo che nel quarto trimestre del 2012 il calo è stato ancora più accentuato, pari al 5,4% su base annua. La caduta del potere d’acquisto delle famiglie consumatrici, pari al -4,8%, è la variazione annua peggiore da quando è disponibile il dato, ovvero dal 1990.
Nel 2012 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici, in valori correnti, è diminuito del 2,1%. L’Istat sottolinea che nell’ultimo trimestre del 2012 ha registrato una riduzione ancora più forte, pari al 3,2% sul quarto trimestre 2011.La spesa delle famiglie per consumi finali nel 2012 risulta in calo dell’1,6% a confronto con l’anno precedente. In particolare, nel quarto trimestre è scesa del 2,1% in termini tendenziali.
La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici, pari all’8,2% nel 2012 (in diminuzione di 0,5 punti percentuali rispetto al 2011), segna il livello annuo più basso da quando è disponibile il dato, cioé dal 1990. Lo rileva l’Istat, a seguito della pubblicazione del comunicato ‘Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle societa”.