Pozzallo, migranti soccorsi |Un giovane morto per asfissia - Live Sicilia

Pozzallo, migranti soccorsi |Un giovane morto per asfissia

Iln giovane migrante trasferito sulla nave militare Foscari e sbarcato nel primo pomeriggio a Pozzallo sarebbe morto per aver inalato idrocarburi. Una bimba nasce sulla nave.

In quattrocento
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POZZALLO (RAGUSA) – Circa quattrocento migranti, soccorsi nel Canale di Sicilia, arriveranno nelle prossime ore a Pozzallo, nel Ragusano. A bordo dell’imbarcazione anche il corpo di un giovane deceduto. La polizia di Stato ha avviato le indagini per accertare le cause della morte.

E’ morto probabilmente per asfissia provocata dall’inalazioni di idrocarburi il giovane migrante trasferito sulla nave militare Foscari e sbarcato nel primo pomeriggio a Pozzallo. Sono gli esiti della prima ispezione cadaverica effettuata dal dottor Enzo Santoro, medico legale dell’Asp 7: altri due uomini che erano sulla stessa imbarcazione presentavano delle ustioni e sono stati ricoverati nell’ospedale di Modica. Il corpo in avanzato stato di decomposizione è stato ricomposto in una bara e la salma trasferita nella cella frigorifera del cimitero di Pozzallo.

Si è concluso lo sbarco dei 364 migranti arrivati a Pozzallo (Ragusa) con la nave militare ‘Foscari’. Oltre al giovane morto, sono arrivati 364 migranti in maggioranza uomini. Solo 22 le donne delle quali tre in gravidanza che per controlli sono state ricoverate in ospedale. In 150 sono stati trasferiti in pullman ad Agrigento, mentre, gli altri 214 sono stati alloggiati nel centro di prima accoglienza di Pozzallo.

La bimba nata sulla nave

Il giorno di Natale, una nigeriana soccorsa dalla nave militare Borsini, con altri migranti nel canale di Sicilia, ha partorito un bambino sulla nave Etna, dov’era stata trasferita. La madre e il neonato stanno bene e sono ora in viaggio verso Messina, dove arriveranno questo pomeriggio, con altri 900 migranti. Ieri sera si sono concluse le operazioni di soccorso ai migranti (quattro diversi eventi) da parte delle navi della Marina Militare Borsini, Driade ed Etna, assieme ai mercantili Cougar e St. Jerneborg.

E’ stato battezzato sulla nave Etna il piccolo Testimony Salvatore, pesa 2,7 kg ed éßnato il 25 dicembre alle 23,41 a bordo dell’imbarcazione sulla quale sua madre viaggiava insieme ad altri migranti. La donna Kate, 28 anni, sta bene ed èßstata trasportata in barella con in braccio l’altra figlia di 15 mesi Destiny. “Siamo partiti il 23 dicembre dalla Libia, mio marito e gli altri due figli di 10 e sei anni sono rimasti in Algeria. – ha raccontato – Siamo tutti nigeriani. Sono felice della nascita di mio figlio, ho avuto paura ma tutto è andato bene”. A farla partorire è stata la ginecologa Maita Sartori.”Ha iniziato il travaglio sulla nave, quando abbiamo capito che aveva le contrazioni abbiamo avvertito il comandante e tutto l’equipaggio che subito si sono messi a disposizione. – ha detto – La signora e’ stata bravissima ha condotto lei tutto, noi l’abbiamo solo assistita e monitorato il travaglio comunicando in inglese”.

“Con il sacerdote di bordo don Paolo abbiamo battezzato il bambino questa mattina, testimoni oltre a me sono stati l’infermiere, il secondo capo scelto Diego Di Netto Tempesta, e l’infermiera volontaria Teresa Arena, mentre il comandante della nave ha fatto il padrino”. A dirlo è il medico della nave Etna, il tenente di vascello Serena Petriucciolo, che insieme agli altri dello staff medico ha fatto nascere il piccolo Testimony Salvatore sulla nave Etna il 25 dicembre ed è stato poi testimone al battesimo. “Lo abbiamo battezzato stamani – prosegue Petricciuolo – davanti agli altri marinai e ai componenti sanitari della Brigata San Marco. Il nome lo ha deciso la mamma insieme alla sorella e alla sua amica Fatima”. “Sia la mamma che il bambino – aggiunge la dottoressa – stanno bene. La donna era alla quarta gravidanza. Durante il parto era presente anche la ginecologa della Fondazione Rava Maita Sartori e una dottoressa dell’ordine di Malta. Io l’avevo tra le braccia e non ha mai pianto. Siamo molto felici, è un evento natalizio molto bello per tutti noi”.

Si è concluso lo sbarco dei migranti giunti a Messina. Alcuni verranno condotti ad Agrigento, altri a Crotone, mentre i minori saranno ospitati in un centro della città dello Stretto. La donna nigeriana che, il 25 ha partorito a bordo della nave Etna, il neonato e la figlioletta con cui ha fatto il viaggio sono stati ricoverati in ospedale. La scorsa settimana, sempre sulla nave della Marina Militare una eritrea aveva dato alla luce un bambino.


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