Precari Covid, caos all'Ars: seduta sospesa - Live Sicilia

Precari Covid, caos all’Ars: seduta sospesa

In aula è esploso il panico

Caos all’Ars. Mentre era in corso il dibattito sul destino di 3.200 precari Covid ai quali oggi scade il contratto, alcuni deputati hanno appreso dai messaggi ricevuti nei propri smartphone di una circolare che aveva appena inviato alle aziende sanitarie e ospedaliere l’assessore regionale alla Sanità, Giovanna Volo, con la quale indicava la proroga fino al 31 marzo dei contratti del personale dell’Uca (unità di continuità assistenziale) e invitava le aziende sanitarie a procedere a una ricognizione interna del proprio fabbisogno per gli amministrativi. In aula è esploso il panico. Il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, ha sospeso i lavori parlamentari e ha riunito la capigruppo.

Le opposizioni hanno criticato l’assessore Giovanna Volo che ieri aveva fatto riferimento a “un atto di indirizzo politico dell’Assemblea siciliana” sul caso precari Covid. In molti hanno ringraziato invece l’assessore Marco Falcone per avere accettato di partecipare al dibattito in aula.

“Noi siamo disponibili a confrontarci per trovare una soluzione per questi lavoratori, ricordo a tutti che i precari in Sicilia sono 21 mila”, ha detto la deputata Roberta Schillaci (M5s). Per Antonello Cracolici (Pd) “il governo sta dando prova di assoluta inaffidabilità e l’assessore Volo è solo un tredicesimo della giunta”. “Qui c’è l’assenza di una azione politico-amministrativa – ha proseguito – Il governo sta dicendo che non ci sarà continuità lavorativa e che questi lavoratori potranno partecipare alla stabilizzazione quando sarà possibile”.

“Non bisogna speculare sulla disperazione di persone che hanno fronteggiato l’emergenza e vedono sfumare la possibilità di fare parte dell’amministrazione: è un gioco meschino, che non porta da alcuna parte – ha affermato il capogruppo di FdI, Giorgio Assenza – Il 31 dicembre scorso è cessato lo stato di emergenza, abbiamo fatto una proroga per due mesi, fino al 28 febbraio, trovando i fondi nelle more che il Parlamento nazionale trovasse la strada per la stabilizzazione. Oggi c’è Milleproroghe, non è vero che se oggi i precari decadono non potranno essere stabilizzati. Loro conservano il diritto alla stabilizzazione. Molte Asp hanno la possibilità di finanziarie la prosecuzione dei rapporti in essere nel quadro della norma nazionale. Diamo un segnale politico affinché i commissari procedano”.


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