PALERMO – L’adozione del nuovo assetto amministrativo di Palazzo delle Aquile con le relative modifiche di cariche e funzioni; la definitiva approvazione dell’iniziativa per l’inserimento della Palermo arabo-normanna e delle cattedrali di Monreale e Cefalù nell’elenco di siti che fanno parte del patrimonio mondiale dell’Unesco; ma soprattutto la proroga per cinque anni dei contratti a tempo determinato del Comune di Palermo sulla base dell’articolo 1 della Legge di stabilità 2014. Sono queste le tre delibere approvate ieri dalla giunta Orlando e affisse oggi sull’albo pretorio.
PRECARI. Messo in sicurezza il posto di lavoro di 656 precari del capoluogo. Il comma 214 dell’articolo 1 della Legge di stabilità da poco entrata in vigore concede la proroga (senza peraltro fissare un tetto temporale preciso) a tutti i contratti a tempo determinato dei lavoratori degli enti locali. Nel caso di Palermo, si tratta per la gran parte (per l’esattezza 612) di ex lsu con contratti di fascia C e D in scadenza dal 19 gennaio di quest’anno (quindi fra due giorni) al 31 dicembre 2015, mentre 44 sono ex articolisti, la cui proroga avverrà dopo la pubblicazione della Finanziaria regionale che ha permesso anche in questo caso il rinnovo. La giunta ha optato per un prolungamento immediato di cinque anni. L’ufficio Sviluppo Organizzativo avrà il compito di verificare che non ci sia personale in esubero o in eccedenza, in ragione dei vincoli del patto di stabilità. Dopodiché il settore Risorse Umane procederà ai rinnovi.
Nel dettaglio sono queste le mansioni ed i compiti svolti dai lavoratori a tempo determinato all’interno dell’amministrazione cittadina: 140 tecnici (architetti, geometri, progettisti), 160 esperti amministrativi, 175 agenti di Polizia Municipale, 51 istruttori contabili, 50 insegnanti nelle scuole materne, 40 educatori e 4 nutrizionisti (addetti al servizio mensa) negli asili nido, 4 agronomi, 20 assistenti sociali, 3 operatori fotografici e 6 psicologi. “E’ l’importante risultato – afferma il sindaco Leoluca Orlando – del lavoro fatto dall’amministrazione comunale per ottenere a livello nazionale una deroga alla normativa sul blocco delle assunzioni. In questo caso è infatti evidente che non si tratta di nuove assunzioni e che non vi sarà un aggravio di costi per l’amministrazione”.
RIVOLUZIONE AMMINISTRATIVA. Entra ufficialmente in vigore la nuova macchina comunale con la soppressione dell’ufficio Centro Storico e dell’Area Partecipate, la redistribuzione di deleghe e mansioni, l’accorpamento di uffici e la creazione di nuovi settori. Non solo: la delibera elabora una serie di schede di valutazione del lavoro svolto dai dirigenti sulla base di criteri quali le relazioni istituzionali, organizzative e con l’utenza, le decisioni assunte, le responsabilità economiche e organizzative, la gestione del personale, le competenze. Il nuovo assetto, che prevede una spesa per la retribuzione di 3,1 milioni di euro, colloca un dirigente di fascia A, uno di fascia A1, uno di fascia B1 e tre di fascia B alle Relazioni istituzionali; un dirigente di fascia A1 e uno di fascia B nell’Area degli Organi istituzionali; uno di fascia A1 e tre di fascia B alla Direzione generale; un dirigente A1 e due B ai Servizi generali; un dirigente A, sette B e quattordici B1 presso l’Avvocatura; un dirigente A, uno A1 e nove B presso la Ragioneria generale; uno di fascia A e due di fascia B ai Fondi strutturali; un dirigente A1 e tre B alla Cultura; un dirigente A1 e due B al Decentramento; due dirigenti A1 e due B alla Scuola; un dirigente A1 e tre B alla Cittadinanza sociale; un dirigente A, cinque B e un B1 alla Gestione del Territorio; due dirigenti A1 e sei B alla Pianificazione territoriale; un dirigente A1, uno B e uno B1 all’Ambiente; un dirigente A1 e due B alle Attività Produttive; un dirigente A, uno A1 e tre B alla Polizia Municipale.
UNESCO. Grazie a un protocollo d’intesa interistituzionale i comuni di Palermo, Cefalù e Monreale istituiscono un cosiddetto “sito seriale”, cioè un’area artistica dislocata, da candidare all’inserimento nella World Heritage List, il prestigioso elenco dei beni patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Al protocollo contribuiscono anche la Regione Siciliana e l’Ars, il Ministero dei Beni culturali e quello dell’Interno, le Fondazioni Sicilia e Federico II, le arcidiocesi di Palermo, Cefalù e Monreale e l’eparchia di Piana degli Albanesi. Nell’itinerario sono inserite le testimonianze più prestigiose della civiltà arabo-normanna presenti nei tre comuni: per la sola Palermo ci sono Palazzo Reale, la Cappella Palatina, le chiese di San Giovanni degli Eremiti, Santa Maria dell’Ammiraglio e San Cataldo, la Zisa, la Cuba e il Ponte dell’Ammiraglio, senza contare le rispettive cattedrali. Il protocollo prevede inoltre la creazione di un piano di gestione del sito seriale e di una struttura operativa ad hoc.
LA NOTA DEL COMUNE
Saranno prorogati, senza aggravio di costi per l’Amministrazione comunale e per cinque anni i contratti dei 612 lavoratori a tempo determinato del Comune di Palermo. Lo ha deciso la Giunta comunale con una delibera approvata nel corso dell’ultima seduta. “E’ l’importante risultato – afferma il Sindaco – del lavoro fatto dall’Amministrazione comunale per ottenere a livello nazionale una deroga alla normativa sul blocco delle assunzioni. In questo caso è infatti evidente che non si tratta di nuove assunzioni e che non vi sarà un aggravio di costi per l’Amministrazione.” I lavoratori che beneficeranno complessivamente di questo provvedimento sono in totale 656: 612 sono i lavoratori a tempo determinato, inseriti nella delibera pubblicata ieri e i cui contratti precedenti andavano in scadenza fra il 19 gennaio e il 31 dicembre; i restanti 44 sono ex articolisti, la cui proroga avverrà dopo la pubblicazione della Finanziaria regionale che ha permesso anche in questo caso il rinnovo. Nel dettaglio queste le mansioni ed i compiti svolti dai lavoratori a tempo determinato all’interno dell’amministrazione cittadina: 140 tecnici (architetti, geometri, progettisti), 160 esperti amministrativi, 175 agenti di Polizia Municipale, 51 istruttori contabili, 50 insegnanti nelle scuole materne, 40 educatori e 4 nutrizionisti (addetti al servizio mensa) negli asili nido, 4 agronomi, 20 assistenti sociali, 3 operatori fotografici e 6 psicologi. “Abbiamo ottenuto un importante risultato – conclude Orlando – perché se da un lato garantiamo maggiore serenità a questi lavoratori e alle loro famiglie, dall’altro garantiamo a tutta la città la corretta prosecuzione dei servizi che essi svolgono per la comunità.”