PALERMO – La proroga al rinnovo dei contratti dei circa 22mila precari degli Enti Locali e dell’amministrazione regionale è stata approvata oggi a Sala D’Ercole. La norma che assicura l’impiego fino al 31 dicembre prossimo, arriva nell’ultimo termine utile possibile. Il 31 luglio rappresentava infatti l’ultimo miraggio per quei lavoratori che, in servizio anche da decenni in vari enti regionali, avrebbero altrimenti perso il proprio posto. Nella stessa seduta, i deputati hanno approvato anche il rendiconto e l’assestamento di bilancio.
Il via libera alla proroga arriva dunque in tarda serata dopo una lungo botta e risposta fra maggioranza e opposizione che si sono scontrati sulla richiesta di sospensione o meno dell’approvazione, prima del rendiconto, e poi dell’assestamento di bilancio 2013 entrambi introdotti dal presidente della Commissione bilancio Nino Dina. Ma l’Ars per tutto il pomeriggio si è dibattuta sul dubbio: si può approvare la proroga dei precari prima dell’ok al rendiconto e all’assestamento?
“L’assestamento di bilancio, – ha detto in Aula l’assessore all’Economia Luca Bianchi – richiesto con il giudizio di parifica da parte delle Corte dei Conti, ci ha portato a rinunciare alla destinazione di fondi in determinati altri settori. Gli interventi effettuati, nello specifico, sono serviti a salvare il ‘Fondo residui attivi’ portato quest’anno a duecento milioni, e che già dall’anno prossimo passerà a trecento”.
A quel punto il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone , dopo gli interventi contrari ad un’approvazione del rendiconto da parte dei deputati Falcone e Formica, ha richiesto il voto palese per alzata e seduta che non è stato sufficiente a sciogliere i dubbi e così si è passati al voto elettronico. “Se oggi siamo all’ultimo giorno utile per la proroga per i precari la colpa non spetta certo a questo parlamento – ha dichiarato Formica -. Piuttosto siamo arrivati a questo punto perché chi doveva fare il suo dovere non l’ha fatto a tempo debito. E mi riferisco al governo. La proroga sui precari di oggi deve essere approvata prima del rendiconto e dell’assestamento di bilancio perché stiamo facendo i conti con il futuro di 25mila famiglie”.
Marco Falcone torna alla carica poco prima della votazione dei disegni di legge all’ordine del giorno: “Alcune modifiche che riguardano l’assestamento di bilancio non passino inosservate: lì troveremo alcune malefatte del presidente Crocetta”. Con 48 voti a favore e 20 contrari l’assemblea ha comunque approvato nelle battute successive il rendiconto, mentre con 46 favorevoli, 19 contrari e nessun astenuto l’Ars si è espressa in maniera positiva anche per l’assestamento di bilancio. A quel punto, quindi, si è passati all’attesissima proroga per i precari. Approvata all’unanimità. I dipendenti degli enti locali, quindi, manterranno il loro posto di lavoro almeno fino al 31 dicembre 2013. In attesa di una norma, attesa da molto tempo, che disponga la loro stabilizzazione negli enti in cui sono impiegati, in alcuni casi, persino da vent’anni.
“L’approvazione delle proroghe dei contratti dei lavoratori precari degli enti locali fino al 31 dicembre – ha commentato Baldo Gucciardi, presidente del gruppo PD all’Ars – è un atto di responsabilità da parte del Parlamento. Il gruppo PD si è impegnato in questa direzione, adesso sarà importante utilizzare al meglio i mesi a disposizione per portare avanti l’interlocuzione fra il governo regionale e quello nazionale, per trovare una soluzione definitiva”.
Alla luce dell’approvazione della norma salva-precari Vincenzo Figuccia, vicepresidente del gruppo Pds-Mpa all’Ars, ha dichiarato: “Nel giorno della fine del precedente contratto arriva la proroga per i precari degli Enti locali e della Regione. Ancora una volta si offre quindi a questi lavoratori un salvagente che però è precario tanto quanto il loro rapporto di lavoro. Abbiamo votato ovviamente a favore del provvedimento, anche se avrei voluto premere il tasto rosso – ammette Figuccia -, ma speriamo che già da domani il Governo metta mano ad un piano complessivo che permetta alla Regione, e di conseguenza agli Enti locali, di programmare in modo serio e di prospettiva l’utilizzo di questi lavoratori nel lungo periodo. La serenità di prospettiva per i lavoratori si accompagna in questo caso con la possibilità di programmare il lavoro e quindi razionalizzare i servizi e la spesa da parte dell’Amministrazione pubblica. Così come è, la proroga dei contratti non è un grande risultato.
“L’Assessore Bianchi – prosegue Figuccia – col suo accento non propriamente siculo, si dichiara oggi di sentirsi “l’unico siciliano in Aula” offendendo i parlamentari e dimostrando di non conoscere i problemi dei siciliani. Non si può affrontare il tema oggi, data di scadenza dei contratti, e pretendere di farlo senza far accenno alla programmazione e senza accennare a piani e soluzioni per la stabilizzazione definitiva”.