Premio Giovanni Verga: un grande evento con una sua storia

Premio Giovanni Verga: un grande evento con una sua storia

Si è ormai consolidato come un evento con una sua storia. Il Premio Giovanni Verga, Luoghi e percorsi verghiani – organizzato e promosso dall’E.R.S.U. di Catania – è giunto alla terza edizione portando sul palco allestito al Lido dei Ciclopi nomi di spicco del panorama culturale italiano, giovani talenti, e l’amore per la letteratura e il teatro declinati in diverse forme espressive. Gabriella Alfieri, Paolo Di Stefano, Gabriele Lavia, le personalità a cui è andato il riconoscimento che porta il nome del nostro grande scrittore e drammaturgo e che esalta l’eccezionale contributo nei rispettivi campi di competenza, secondo le motivazioni date dalla presidente della giuria e consulente dell’ente, prof.ssa Sarah Zappulla Muscarà.

Promotore e anima del premio, il vicepresidente dell’Ersu e delegato alla Cultura prof. Salvo Cannizzaro. “Intorno al Premio – commenta – c’è ogni anno un grande fermento e un sostegno umano e professionale che mi onora e dà nuovi stimoli ed entusiasmo per pensare al futuro della manifestazione, con un programma sempre più di spessore e contenuti”, ha detto l’accademico, ringraziando per il sostegno il presidente dell’ente, Mario Cantarella, il direttore Salvatore Cantarella, gli studenti in Cda, il responsabile ufficio stampa Giampiero Panvini e i patrocinatori del Premio, l’Università di Catania, la Fondazione Verga e l’Ecomuseo Riviera dei Ciclopi, in particolare, il Rettore prof. Francesco Priolo, il sindaco di Aci Castello Carmelo Scandurra e il consigliere comunale con delega alla Cultura e al Turismo, Antonio Maugeri.

Momenti di teatro puro per il numerosissimo pubblico (l’evento ha registrato il sold-out) quando il maestro Lavia – premiato da Cannizzaro – regala intermezzi d’autore, riproponendo passi dei Malavoglia, e incursioni letterarie con cui Paolo Di Stefano, reduce dal successo del suo ultimo lavoro “Ragazze troppo curiose” firmato con lo pseudonimo Nino Motta, ha sondato il valore della memoria, allacciando idealmente il presente alla lezione verghiana. La stessa che la professoressa Alfieri, presidente del Consiglio Scientifico della Fondazione Verga, coltiva e approfondisce da anni con diverse pubblicazioni sull’autore.

A consegnare il premio a Di Stefano e Alfieri, rispettivamente, Zappulla Muscarà e il vicepresidente del Teatro Stabile di Catania, notaio Carlo Zimbone. Come le ha definite la giornalista Valentina Sciacca che ha presentato la serata, accanto alle “promesse culturali mantenute”, le giovani promesse, gli 8 studenti universitari selezionati dalla giuria. Preparati e diretti dall’attore regista Agostino Zumbo hanno messo in scena il brano scelto tratto dalle più significative opere verghiane. Un ciclo di incontri breve ma intenso, durante cui Zumbo ha saputo trarre l’energia e la determinazione dei suoi attori mettendo a punto una performance vibrante.

Non si tratta di attori professionisti ma di giovani appassionati amanti del teatro, che nonostante gli impegni universitari per gli esami imminenti, si sono dedicati anima e corpo alla realizzazione di un sogno, una “necessità”, una pulsione che li ha portati a mettersi in gioco. Dopo l’esibizione gli studenti si sono velocemente raccontati in un divertente confronto con Zumbo che ha rivelato curiosi retroscena e il personale metodo per sondare la psicologia di ciascuno.

La giuria – assieme alla Zappulla Muscarà, composta dalla professoressa Giovanna Alfonzetti, dall’attore Danilo De Luca e dalla scrittrice e docente Gloriana Orlando – ha scelto di assegnare il primo posto sul podio alla studentessa Simona Buscemi, che ha convinto con “La lupa”, eccezionalmente premiata da Gabriele Lavia. Secondo premiato, Giuseppe Arena, terzo premiato Sandro Di Paola. I vincitori si sono aggiudicati un assegno rispettivamente di 1.000, di 700 e di 500 euro. Gli altri studenti in gara: Nancy Salamone, Alessia Zuccaro, Maria Chiara Modica, Nicola Spinello, Sebastiano Alario.
Un momento della serata è stato dedicato ai riconoscimenti da parte dell’Ersu a tre studenti e un docente dell’ateneo catanese, “per l’utilizzo di telegram quale strumento di comunicazione tra gli studenti e l’ente”. Le targhe sono state consegnate dagli studenti del CdA Andrea Vella e Marco Tucci a Stefano Borzì, Davide Carnemolla, Piaerpaolo Pecoraio, e da Cannizzaro al prof. Filippo Stanco.

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