Presidio a Sigonella, Cgil e movimenti si mobilitano per la pace

Presidio a Sigonella, Cgil e movimenti si mobilitano per la pace

Aderiranno anche Pd e M5S. La Vardera ha presentato una mozione per le basi americane in Sicilia
LA GUERRA
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Sindacato, associazioni e movimenti si mobilitano in Sicilia per la pace. Sabato mattina, la Cgil regionale, l’Anpi, la comunità Sant’Egidio, Legambiente, Libera, Uisp e Zero Waste regionali terranno un presidio a Sigonella e lanciano un appello alla partecipazione e ad ulteriori adesioni. Hanno già dato adesione Federconsumatori, Auser e Sunia regionali, Udu, Udi e l’associazione “Nun si parti”.

“La nostra è terra di pace. Lo dice la storia della Sicilia, che ha messo in campo straordinarie manifestazioni quando si è trattato di rimarcare questo, come quella del 1981 a Comiso contro l’istallazione dei missili cruise e come quella del 2022 contro la guerra e per il disarmo”, si legge nell’appello.

“Il conflitto in Ucraina e lo scenario che si apre dopo gli attacchi degli Usa ai siti nucleari iraniani in violazione del diritto internazionale, configurano una situazione grave e di estremo allarme. Noi chiediamo che il territorio siciliano e italiano, anche se sede di basi militari statunitensi – continuano i promotori – non sia da supporto a operazioni di guerra. I conflitti internazionali si risolvano col dialogo, la democrazia si affermi con percorsi che escludano la guerra, una guerra le cui conseguenze potrebbero essere catastrofiche a livello globale”.

“Mai siamo andati così vicini al disastro. Si percorrano strade diverse, dalla Sicilia il grido è forte – sottolineano i promotori – fermatevi, si riprenda la strada della diplomazia, i conflissi cessino, cessi il genocidio a Gaza, cessi questa escalation che sta producendo morte e distruzione, si vada al disarmo”. 

Di Paola: “M5S Sicilia aderisce al presidio a Sigonella”

“Raccogliamo l’appello lanciato dalla Rete Siciliana contro la guerra e per il disarmo e, pertanto, anche rappresentanti del M5S Sicilia saranno al presidio di Sigonella sabato prossimo”. Lo afferma il coordinatore siciliano del M5S, Nuccio Di Paola.

“Non possiamo assistere inerti – dice Di Paola – alla preoccupante escalation delle azioni di guerra, che rischia di seppellire definitivamente la strada della diplomazia per precipitarci in uno scenario a dir poco tragico”.

Barbagallo: “Pd aderisce per dire no alla guerra”

“Di fronte all’escalation militare degli ultimi giorni e i bombardamenti dei siti strategici in Iran da parte degli Usa, aderiamo con convinzione all’appello per la pace e per ribadire il nostro no alla guerra. La Sicilia è una terra di pace e di mediazione, da sempre: le basi sul nostro territorio non vengano utilizzate per spargere odio e morte”.

Lo dichiara il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo comunicando l’adesione al presidio in programma sabato davanti la base Usa di Sigonella.

“La Sicilia è sempre stata, può e deve essere ancora – aggiunge – terra di incontro, di sviluppo e pace. Dobbiamo puntare sulla diplomazia e favorire il dialogo anche se in questo momento a prevalere sono i conflitti estremi, dall’Ucraina, a Gaza, fino all’Iran. Per questo diciamo no al coinvolgimento, anche solamente logistico, della nostra Isola nelle operazioni di guerra in Medio Oriente e rilanciamo con forza – conclude – l’invito alla de-escalation e alla ripresa dei contatti diplomatici”

La Vardera: “Pronta mozione per basi americane in Sicilia”

“La nostra terra è a rischio e oggi più che mai credo sia necessario che il presidente Schifani batta i pugni a Roma per difendere la nostra regione. Sto preparando una mozione rivolta a Schifani per conoscere lo stato e le attività delle basi militari americane che si trovano nella nostra Isola”. Così il deputato regionale e leader di Controcorrente, Ismaele La Vardera.

“Nonostante il mistero abbia detto che non sono partiti aerei della Sicilia – prosegue – secondo il sito specializzato ItaMilRadar, che monitora il traffico aereo militare nel Mediterraneo, nei giorni del 13, 15 e 16 giugno sono state documentate lunghe missioni nello spazio aereo verso Israele, Libano e alla Striscia di Gaza di un velivolo-spia.

“Sembra essere chiaro – specifica – che la logistica degli attacchi mette al centro Sigonella, trasformando la nostra regione in uno degli obiettivi maggiormente a rischio e l’Iran ha parlato di legittimità nel caso in cui attaccassero le basi americane. È vero Schifani non ha competenze specifiche ma ha tutte le carte in regola per chiedere a Roma che venga rispettato e applicato i il trattato di Parigi che imponeva la demilitarizzazione di Sicilia e Sardegna e chiedere anche conto e ragione al governo Meloni e impedire che gli americani utilizzino la Sicilia per una guerra che noi non vogliamo”, conclude La Vardera. 


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