“Adesso non c’è possibilità di sostituire il gas russo in Europa”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato da Interfax. “Gli attacchi dei partner europei sul rifiuto delle forniture di risorse energetiche russe destabilizzano la situazione e fanno salire i prezzi”, ha aggiunto. E i tentativi di rinunciare alle fonti energetiche russe influenzeranno inevitabilmente tutta l’economia globale.
Putin ha chiesto al governo di reindirizzare l’export di energia dai Paesi occidentali e dall’Europa all’Asia e verso il sud e l’est.
Sanzioni e gas, la posizione di Di Maio
Il tema delle sanzioni è all’ordine del giorno. A confermarlo il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. ‘Tutta la comunità internazionale vuole la pace – ha detto a Storie italiane, spiegando che si sta lavorando con la Turchia sui colloqui di pace, proseguendo: – c’è un altissimo consenso alle sanzioni, che si è pronti ad aumentare. E a Putin bisogna farlo capire solo togliendogli i soldi, solo con le sanzioni’.
Sugli aumenti dei prezzi del gas il ministro ha ribadito la necessità che si arrivi ad un tetto massimo europeo per evitare le speculazioni. E sulla posizione presa rispetto all’invasione russa, ha sottolineato che non saranno le minacce a fermare l’azione del governo.
Lagarde, ‘whatever it takes’ per la stabilità dei prezzi
Sulle conseguenze economiche della guerra è intervenuta anche la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde. Il Consiglio della Bce “intraprenderà qualsiasi azione necessaria per adempiere il mandato della Bce di perseguire la stabilità dei prezzi e per contribuire a preservare la stabilità finanziaria”. Perchè la guerra in Ucraina sta “influenzando pesantemente” la fiducia dell’Eurozona, e i prezzi energetici stanno riducendo la domanda e frenando la produzione. E gli sviluppi economici dipenderanno in misura cruciale da come evolve il conflitto, si legge.
La presidente Lagarde ha assicurato che le decisioni di politica monetaria della Bce “dipenderanno dai dati economici e dall’evolvere della situazione” che “manterrà opzioni, gradualità, e flessibilità” da qui in avanti. E ha ammesso che aumentano i rischi al rialzo per le prospettive d’inflazione, specie nel breve termine.