PALERMO – “I componenti renziani della commissione regionale per il congresso del Pd che sostengono Davide Faraone propongono di rinviare i congressi provinciali e dei circoli a data da destinarsi. Io penso che ciò sia profondamente sbagliato perché la cosa più importante di questo congresso è dare la parola agli iscritti e agli elettori a partire dai quartieri, dai comuni e dalle diverse province. Solo così sarà possibile riprendere il dialogo con i cittadini per fare ripartire il partito”. Lo scrive su Fb Teresa Piccione, candidata dell’area Zingaretti alla guida della segreteria del Pd siciliano. “Se Faraone ha paura di dare la parola agli iscritti e ai territori si sbaglia di grosso – aggiunge -. È lo stesso errore che in questi anni ha commesso Renzi mortificando la partecipazione democratica e trasformando il Pd nel partito dell’uomo solo al comando. È tempo di ascoltare tutti, riconoscere gli errori e ripartire. Voltiamo pagina”.
*Aggiornamento ore 13
“I congressi provinciali del Pd, in Sicilia, si devono celebrare al più presto, anche entro l’anno: nessuno vuole rinviarli, ma non possiamo rischiare che vengano annullati per possibili vizi di forma. Per questo la commissione regionale per il congresso del Partito democratico ha scelto di non accettare al momento le candidature a livello provinciale: prima si superino gli ostacoli e si trovi il percorso più corretto, a norma di statuto e regolamenti, altrimenti il rischio è di vanificare gli sforzi di elettori e militanti”. Lo dice Salvo Alotta, dirigente del Pd siciliano e componente della commissione regionale per il congresso del Partito democratico, rispondendo a Teresa Piccione. “Il Pd in Sicilia deve ripartire dai suoi iscritti, dai circoli, dai militanti, insomma dalla sua base a cui bisogna immediatamente dare la possibilità di votare – dice Alotta –. Per questo, a cominciare dalla commissione, bisogna attivarsi subito per superare gli ostacoli e avviare il percorso dei congressi provinciali entro il 2018, nominando anzitutto le commissioni provinciali e fissando date utili. Sorprende che qualcuno, che fino a ieri ha sostenuto Matteo Renzi, oggi parli di ‘uomini soli al comando’ e che a parole predichi unità, salvo poi cercare la polemica a tutti i costi: a meno di 24 ore dalla presentazione delle candidature per la segreteria regionale, questo clima di scontro non fa bene al Pd e soprattutto non piace ai militanti e agli elettori che invece ci continuano a chiedere di abbassare i toni e di ritrovare l’unità”.