Il Procuratore Ardita, l'addio ed il ricordo dell'agente Paola

Il Procuratore Ardita, l’addio ed il ricordo dell’agente Paola

"Passando dal posto dove stava spesso seduta ho provato una enorme nostalgia"

CATANIA – “Ogni giorno e per tanti mesi quando entravo in ufficio alla Procura della Repubblica di Catania Paola, agente di polizia addetta alle scorte di un collega, si alzava in piedi per salutarmi. Non la conoscevo personalmente perché non aveva mai lavorato con me, ma quel sorriso sincero trasmetteva tante cose in modo più diretto delle parole.

Un modo per legare le nostre professioni con una solidarietà e una stima che ci rende reciprocamente felici di lavorare dalla stessa parte”. Il ricordo è del Procuratore aggiunto presso il Tribunale di Catania, Sebastiano Ardita: il commiato personale verso una persona che non c’è più. Che è andata via in modo prematuro e improvviso.

“Le avevo detto più volte che non doveva alzarsi quando mi vedeva arrivare – scrive sui suoi canali social il magistrato -, perché mi metteva a disagio vederla incomodarsi per manifestarmi in questo modo la sua simpatia. Ma non c’era verso.

Da qualche giorno non la vedevo e mi sono chiesto dove fosse. Mi hanno spiegato che una malattia fulminante se l’è portata via in una settimana. Oggi passando dal posto dove stava spesso seduta ho provato una enorme nostalgia.

Non posso fare a meno di ricordare quel sorriso gentile. E devo dire che mi manca, come manca a quanti hanno avuto la fortuna di vederselo rivolto. Credo che Paola continuerà a fare in cielo quello che ha fatto su questa terra, l’angelo custode”.


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